Il governo è pronto a varare le nuove regole sul green pass, che ne estenderanno l’uso a diversi ambiti.
Entro mercoledì è prevista la cabina di regia, che verrà convocata dal premier Mario Draghi, e subito dopo si terrà il Consiglio dei ministri, per estendere, tramite decreto, l’obbligo di green pass anche ai trasporti a lunga percorrenza, come treni, aerei o pullman (escluso il trasporto locale), ma anche possibilmente a palestre, cinema, teatri, concerti, in tutti quei luoghi insomma dove più alto è il rischio di assembramento.
Il certificato verde sarà obbligatorio pure per entrare in discoteca, anche se al momento questo punto non sembra all’ordine del giorno dell’esecutivo, nonostante gli stessi gestori dei locali si fossero detti favorevoli a limitare gli ingressi alle sole persone immunizzate.
Lo scopo è quello di evitare nuove chiusre delle attività dal momento che appare quasi certa una quarta ondata Covid (oggi i contagi sono stati 3121, in sensibile crescita rispetto a ieri).
Il green pass dovrebbe diventare obbligatorio anche per il personale scolastico, così come indicato dal Cts al Ministero dell’ Istruzione.
La discussione invece è aperta per bar e ristoranti. La politica è divisa tra chi li vorrebbe escludere dall’obbligo della certificazione verde e chi invece la vuole per i locali al chiuso: si potrebbe entrare dunque con la doppia vaccinazione, con un tampone negativo effettuato da meno di 48 ore o se si è guariti dal Covid.
Praticamente certo che il rilascio del Green pass, ora possibile dopo la sola prima dose di vaccino, avverrà invece dopo la seconda.
Molto salate le multe per chi non rispetta le indicazioni. Pare che chi dovesse venir trovato sprovvisto della documentazione nei locali con obbligo di Green pass, sarà passibile di una multa di 400 euro. I gestori delle attività, che sono tenuti al controllo della certificazione dei clienti, rischiano invece cinque giorni di chiusura qualora vengano trovati con clienti all’interno che ne sono invece sprovvisti.
