I cani rilevano i positivi al Covid in meno di un secondo

I cani rilevano i positivi al Covid in meno di un secondo

I cani possono individuare le persone positive al Covid in meno di un secondo.
Lo dice uno studio di cui ha dato notizia il Guardian che prende spunto dal lavoro dall’associazione benefica “Medical Detection Dogs”, che addestra cani da compagnia in grado di rilevare i cambiamenti di odore nelle persone con diabete di tipo 1 e altri disturbi gravi, emessi dal loro organismo poco prima che lo stato di salute peggiori, allertando i medici ad agire, ma studia anche le capacità dei cani di rilevare tumori e altre malattie, come il morbo di Parkinson.
Quando la pandemia da Covid 19 è scoppiata l’organizzazione ha dato il via ad uno studio con sei cani che hanno preso parte alla ricerca, da cui è emerso come questi animali possano rilevare il Covid sugli indumenti indossati da persone infette con un’efficacia che arriva fino al 94,3%.
Nel corso dei test, i casi hanno infatti identificato correttamente 94 persone infette su 100. E questo dato può essere paragonato all’efficacia del 97,2% dei test PCR, ma con una differenza non da poco: I cani hanno sono molto più veloci dato che sono in grado di effettuare una diagnosi in meno di un secondo.
“E questo dato comprende le persone che sono asintomatiche e anche le persone con una bassa carica virale”, ha spiegato il professor James Logan della LSHTM, che ha co-condotto lo studio.
Tra le razze di cani particolarmente propense ad avere la capacità di rilevare il coronavirus con l’olfatto, dicono gli esperti, ci sono cani da caccia come gli spaniel o ancora i retriever e i labrador. E sono necessarie dalle otto alle dieci settimane per addestrare un cane a farlo.