MANTOVA – Dopo il confronto con i parlamentari mantovani sulla crisi Corneliani il sindaco di Mantova Mattia Palazzi si è confrontato con i consiglieri regionali del territorio. Al termine del vertice è stato redatto un documento, firmato dal primo cittadino e dai consiglieri Alessandra Cappellari, Antonella Forattini, Andrea Fiasconaro e Barbara Mazzali, col quale si evidenzia “l’opportunità e necessità di rivolgerci pubblicamente in primis al Cda dell’azienda, affinché nel prossimo consiglio si arrivi ad una richiesta unanime di Amministrazione Straordinaria e si eviti una istanza di liquidazione che porterebbe inevitabilmente ad un punto di non ritorno; in secondo luogo al Mise, affinché i tecnici e funzionari del Ministero stesso considerino la possibilità di utilizzare i 10 milioni disponibili, secondo il contenuto del Decreto Rilancio, comma 1 art 43 e relativo decreto attuativo, per aziende in situazione simile a quella odierna di Corneliani, cercando di superare lo scoglio della necessità di un terzo investitore così da addivenire alla Amministrazione Straordinaria che permetterebbe di avere un ulteriore lasso di tempo per attuare strategie di salvataggio dell’azienda nonché ammortizzatori sociali per i lavoratori”.
I consiglieri e il sindaco inoltre hanno condiviso di porre sul tavolo il documento sottoscritto in Luglio in Prefettura dalle istituzioni, dalle parti sociali, dall’azienda e dal Mise che obbligava ad un percorso ad oggi inattuato.
“Confidiamo in una scelta consapevole del CDA che cerchi di utilizzare tutto il tempo ancora a disposizione per trovare soluzioni per salvare la Corneliani, in sinergia con Mise, Istituzioni e parti sociali”.
Sulla vicenda Corneliani è intervenuta anche la direzione nazionale del Pd con Marco Carra e Pietro Bussolati che chiedono: “Amministrazione controllata, sblocco dei 10 milioni del Fondo salva imprese da parte del Mise e negazione di offerte che non salvaguardino l’occupazione sono i tre punti sui quali si sta, giustamente, focalizzando l’iniziativa sindacale e che, appunto, condividiamo e sosteniamo”.
“La Corneliani rappresenta un patrimonio straordinario di competenze e professionalità che non può essere, in alcun modo, disperso” dichiarano i due dem.
Intanto, in vista del tavolo al Mise a Roma in presenza mercoledì prossimo, il presidio della Corneliani si sposterà a Roma sotto il Ministero dello Sviluppo economico. Sono già stati organizzati due pullman ma le richieste di partecipazione continuano ad aumentare, quindi probabilmente i pullman dei lavoratori in viaggio verso la capitale saranno tre.