I treni ad alta velocità potranno viaggiare al 100% della capienza. Tornano infatti ad essere acquistabili tutti i posti a sedere, secondo quanto prevede l’allegato del Dpcm di luglio, a condizione che siano ottemperati alcuni obblighi: autocertificazione all’atto dell’acquisto del biglietto in cui si dichiara di non essere affetti da Covid-19 nè di essere stati a contatto con persone colpite dal virus, misurazione della temperatura (limite 37,5 gradi) prima di salire sul treno, mascherina obbligatoria da sostituire per i viaggi superiori alle 4 ore. Progressivamente, se la situazione sanitaria non peggiorerà, la misura sarà estesa a tutte le Frecce Trenitalia fino ad arrivare poi agli Intercity.
Lo stop al distanziamento tra i passeggeri in treno, sia sulle tratte Av di Trenitalia che su quelle di Italo, trova finora la netta contrarietà degli esperti. A partire dal Comitato tecnico scientifico, che, si spiega, non ha ancora prodotto un parere in materia, anche se l’orientamento sarebbe comunque di netta contrarietà: i numeri, per di più in crescita come certificato oggi dal report settimanale del ministero della Salute e dell’Iss, non giustificano una mossa ritenuta ancora “azzardata”.
Per Walter Ricciardi, consulente del ministro Speranza, si tratta senza mezzi termini di “una scelta sbagliata da correggere prontamente”.
La situazione comunque, potrebbe cambiare nelle prossime ore alla luce delle nuovi indicazioni che verranno pubblicate nell’ultimo dpcm.
In Lombardia intanto aumenta il numero di persone che potranno salire sui mezzi pubblici, ovvero treni, bus, tram e metro. Nella nuova ordinanza della Regione relativa alle norme contro la diffusione del coronavirus in vigore da domani al 10 settembre vi sono novità per quanto riguarda l’accesso al trasporto pubblico dove è sempre obbligatorio indossare la mascherina o indumenti idonei a coprire naso e bocca. Per i mezzi autofilotranviari di trasporto pubblico locale interurbano è consentita l’occupazione del 100% dei posti a sedere e del 50% dei posti in piedi; lo stesso per i mezzi metropolitani, bus e tram urbani e e per i treni utilizzati per i servizi ferroviari di trasporto pubblico regionale.