MANTOVA – Individuata la baby gang che nella notte tra il 18 e 19 luglio scorso ha aggredito un gruppo di ragazzi in Piazza Virgiliana, malmenandoli (due hanno dovuto ricorrere alle cure mediche) e sottraendo loro cinque biciclette. Sono questi i risultati delle attente e complesse indagini portate avanti dai carabinieri della Compagnia di Mantova.
L’episodio aveva destato molta preoccupazione fra i residenti della zona, oltre che fra quei genitori i cui figli adolescenti, in questo periodo estivo, frequentano il centro della città.
Dopo aver raccolto le denunce delle vittime del grave episodio, ascoltato i testimoni e visionato attentamente le immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza della zona, i Carabinieri hanno potuto orientare le indagini verso gruppi di coetanei delle vittime stesse.
L’attività, poi, si è articolata, nei giorni successivi, in quotidiani e sistematici controlli serali delle aree di ritrovo giovanili in città e nella prima periferia: sono stati impiegati circa 20 carabinieri (10 pattuglie) ogni sera per individuare – tramite i controlli a persone e ai mezzi – l’esatta composizione dei gruppi ed acquisire ulteriore materiale utile alle indagini, unitamente al quadro indiziario fino a quel momento ottenuto. Fra lunedì e venerdì i controlli hanno interessato Piazza Virgiliana, Piazza Sordello, Piazza Cavallotti, Piazza Martiri di Belfiore, il lungolago Gonzaga, il quartiere Lunetta e altre aree sensibili del centro; ciò ha permesso, oltre che ad arrivare agli arresti già effettuati nei giorni scorsi (la coppia di fidanzatini spacciatori ed il pluripregiudicato di Lunetta), di chiudere il cerchio intorno alla baby gang, individuandone i componenti in ragazzi ancora minorenni di origine magrebina, tutti residenti in città.
Le indagini, data la gravità dei fatti, sono state sviluppate, d’intesa con la Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Brescia, con la massima velocità ed a condurle è stato il Nucleo Operativo e Radiomobile di Mantova, il cui Comandante, il Sottotenente Mario Faiella, ha saputo ottimizzare la sinergia dei due reparti da lui dipendenti, uno – la Sezione Radiomobile – con competenze di pronto intervento e controllo del territorio, ragion per cui era intervenuto la sera dei fatti, ed uno – la Sezione Operativa – con competenze investigative, che ha sviluppato successiva ed adeguata attività info-investigativa, culminata con la denuncia dei colpevoli.
Al momento i Carabinieri hanno raccolto gravi indizi a carico di tre soggetti, rispettivamente di 15, 16 e 17 anni, deferiti alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Brescia: dovranno rispondere dei gravi reati di rapina, rapina impropria, furto aggravato, lesioni e percosse. Le indagini, tuttavia, continuano e non si escludono ulteriori sviluppi, anche in ordine all’individuazione di responsabilità a carico degli altri componenti del medesimo gruppo (altri 4 minorenni).
Il buon esito di questa indagine dimostra l’attenzione e la capacità di penetrazione informativa che l’Arma dei Carabinieri riesce a garantire in città ed in tutta provincia con i suoi numerosi reparti, sempre prossimi al cittadino.
INTERVISTA AL SOTTOTENENTE MARIO FAIELLA