Dal 14 settembre rientro a scuola per tutti. Dal 1 di settembre via ai corsi di recupero. Le linee guida sono state condivise dalla Conferenza Stato Regioni. e con tutto il mondo della scuola.
“Ci sono le soluzioni e ci sono le risorse per realizzarle – ha detto il ministro Lucia Azzolina– Ci sarà un miliardo in più da stanziare: oltre a questo, ne abbiamo stanziati 4,6 sulla scuola da gennaio a oggi. La scuola non aveva mai visto tanti soldi”.
Come saranno le scuole a settembre? Pulite, innanzitutto. Dobbiamo mantenere il metro di distanziamento, mantenere ingressi scaglionati per evitare assembramenti. Faremo formazione del personale, in un’ottica di prevenzione e di comportamenti responsabili. E’ chiaro – ha continuato il ministro – che se abbiamo bisogno di un metro di distanziamento abbiamo bisogno di spazi. E allora cosa abbiamo fatto? Abbiamo creato un software per sapere quanti metri quadrati abbiamo per ogni classe, per ogni sala docente, per ogni palestra, per ogni auditorium, nelle nostre scuole. Sulla base di questi dati, ad oggi, rispetto a quel metro di distanza, ho circa il 15% di studenti che devo portare fuori dagli edifici scolastici.
Per portare fuori quel 15%, lavoriamo innanzitutto sugli edifici scolastici esistenti, con lavori di edilizia leggera. C’è una finestra da spostare? Un pannello da fare? Un’ala della scuola chiusa? Se non dovessero bastare, abbiamo preso i 3 mila edifici scolastici che erano stato dismessi a causa del dimensionamento scolastico. Ma non basta. La scuola a settembre deve riaprire in un’ottica diversa, nuova, inclusiva”.
“Ho ricevuto richieste specifiche. Portiamo i nostri studenti nei musei, negli archivi, nelle biblioteche, nei cinema, nei teatri, Facciamo in modo che gli studenti respirino la cultura. E perché no, portare i bambini più piccoli al parco”.
Abbiamo bisogno di più personale, docente e non docente. Possiamo assumere fino a 50 mila persone in più, a tempo determinato, oltre al normale organico. E questa estate assumeremo anche a tempo indeterminato in base ai pensionamenti.
ECCO LE INDICAZIONI:
DISTANZIAMENTO – Il testo fa riferimento alle indicazioni del Comitato Tecnico Scientifico secondo il quale “il distanziamento fisico, 1 metro fra le rime buccali degli alunni, (le bocche ndr) rimane un punto di primaria importanza nelle azioni di prevenzione”.
MASCHERINE – Per quel che riguarda le mascherine, il Comitato Tecnico Scientifico, “almeno due settimane prima dell’inizio dell’anno scolastico, aggiornerà, in considerazione del mutato quadro epidemiologico, le proprie indicazioni in merito all’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale per gli alunni e per gli insegnanti all’interno dell’aula, e/o negli spostamenti e nella permanenza nei locali comuni”.
DIDATTICA A DISTANZA – Le lezioni riprenderanno in presenza fatto salvo per le scuole secondarie di secondo grado, cioè le scuole superiori, dove sarà possibile prevedere “didattica digitale integrata, ove le condizioni di contesto la rendano opzione preferibile” o dove lo consentano “le opportunità tecnologiche, l’età e le competenze degli studenti”.
ASSEMBRAMENTI – Per evitare sovraffollamenti, soprattutto in ingresso e in uscita dagli istituti, si prevedono arrivi “differiti e scaglionati”, mentre la mensa potrà essere organizzata su due o più turni. Qualora non sia sufficiente, gli enti locali potranno studiare soluzioni alternative come addirittura il consumo del pasto in monoporzioni all’interno dell’aula.
DIDATTICA, FREQUENZA, ORARI– Confermata la frequenza a turni differenziati e “l’articolazione modulare di gruppi di alunni provenienti dalla stessa o da diverse classi o da diversi anni di corso”. Le istituzioni scolastiche avranno cura di garantire, a ciascun alunno, la medesima offerta formativa, ferma restando l’opportunità di adottare soluzioni organizzative differenti, per realizzare attività educative o formative parallele o alternative alla didattica tradizionale”.
L’orario potrà essere esteso fino al sabato, saranno le singole scuole a decidere . Se adeguatamente pianificata, gli istituti secondari di secondo grado potranno utilizzare anche la didattica a distanza, ma solo in maniera complementare.
LE SCUOLE– Costante e approfondita igienizzazione degli spazi. Le scuole dovranno poi “prevedere attività di funzionale organizzazione degli spazi esterni e interni, per evitare raggruppamenti o assembramenti e garantire ingressi, uscite, deflussi e distanziamenti adeguati in ogni fase della giornata scolastica, per alunni, famiglie, personale scolastico e non scolastico”.
TAVOLI – Previsto che in ogni regione vengano istituiti Tavoli che monitorino “le azioni poste in essere dalle Conferenze dei servizi a livello territoriale e dai diversi attori coinvolti nell’organizzazione delle attività scolastiche, anche al fine di rilevare eventuali elementi di criticità non risolti a livello locale e sostenerne la risoluzione, avendo particolare cura alle speciali necessità provenienti dall’esigenza di tutela degli alunni con disabilità”.
FORMAZIONE – Le scuole organizzeranno, “singolarmente o in rete” attività di formazione specifica per il personale docente e ATA.
TRASPORTO PUBBLICO – Il testo “dà atto della necessità di attivare un apposito tavolo di lavoro coordinato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, con la partecipazione del Ministero dell’Istruzione” e dei rappresentanti degli Enti Locali per “il reperimento di specifiche risorse che si rendessero necessarie”.