Il 21 gennaio asta per l’area Paiolo, eQual ribadisce il suo no alla cementificazione

Emanuele Bellintani

MANTOVA – Si avvicina il 21 gennaio, data della nuova asta fallimentare per l’area del Paiolo e crescono i timori per il futuro: per l’Associazione eQual il tempo del cemento è scaduto e quell’area è un bene da proteggere e salvaguardare. Il vecchio piano edilizio da 110 mila metri quadrati di case, negozi e uffici è già stato sconfitto in passato e i cittadini sono pronti ad opporsi ad eventuali nuove avventure speculative. “La battaglia vinta da tutte e tutti i cittadini – spiega Emanuele Bellintani di eQual – con i quali anche noi ci siamo mobilitati per la salvaguardia dell’area non può essere rimessa in discussione: l’area del Paiolo deve essere tutelata come bene comune e trasformata in riserva naturalistica protetta”. Il messaggio è chiaro: la Mantova soffocata per anni dal grigio degli ipermercati e dal cemento facile, ha l’occasione di proteggersi con una cintura verde. L’asta di giovedì partirà da una base di 900.000 euro, ma attualmente il Comune di Mantova non ha intenzione di ricomprare quell’area. Il movimento in tempi di nuovo PGT, ritiene prioritario che l’impatto edilizio cittadino sia finalmente azzerato, cambiando anche la destinazione d’uso dell’area della lottizzazione “Nuovo Ospedale”, e progettando un’area naturalistica fruibile nel rispetto della flora e della fauna.  Il messaggio dell’associazione è chiaro: “è tempo che sul Paiolo si metta la parola fine ad ogni ipotesi, grande o piccola, di nuove colate di cemento”.

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