Il centro destra contesta il nuovo Parco del Te. “Cancella la storia della città e ha un costo esorbitante”

Il centro destra contesta il nuovo Parco del Te.

MANTOVA – Il centro destra contesta il progetto del nuovo parco urbano di Palazzo Te presentato ieri dal sindaco Mattia Palazzi. La contestazione di Mantova Ideale, Lega e Fratelli d’Italia, le tre liste che appoggiano il candidato sindaco Stefano Rossi, viene affidata a un comunicato in cui si legge: “Giorno nuovo, rendering nuovo …. tutto uno spot da 5 anni. La zona del Martelli va certamente riqualificata e lo sosteniamo da tempo, ma lo si può fare senza cancellare la storia della nostra città. Dal disegno pare che certe decisioni siano state prese, tipo cancellare del tutto l’ippodromo, togliere i campi di calcio e spostare il luna park, ma ci chiediamo se l’amministrazione abbia già gli accordi per spostarlo in area demaniale al Migliaretto oppure se abbia già concordato lo spostamento dei campi del Mantova Calcio”.
“Semplicemente questa, come quella portata avanti da 5 anni – continua il comunicato- è pura campagna elettorale fatta a mezzo del Comune e del pubblico. Gli unici due rendering che hanno trovato riscontro nella realtà, sono Ocno e Pradella. Per il primo crediamo sia inutile aggiungere altro a tutto quanto è stato già scritto e detto; per il secondo già è meglio iniziare a chiedersi se siano regolarmente state inviate lettere di contestazione a chi lo ha realizzato visto che già iniziano a vedersi sfaldamenti che andranno messi a posto per evitare di tornare nella situazione  viabilistica precedente, ma con 78 parcheggi in meno … Si consideri poi che 8 milioni di euro per fare un parco sono una cifra esorbitante – concludono le forze di centro destra- un impegno pesante per la comunità che a nostro avviso ha bisogno di ben altro! Consigliamo al sindaco Palazzi un po’ di umiltà , che a quanto pare non gli appartiene: adesso sarà valutato dai cittadini per quel che ha fatto e non sia così certo che l’esito elettorale sia scontato. Noi riteniamo che la città abbia bisogno di risolvere i problemi reali dei cittadini che quotidianamente affrontano passaggi a livello chiusi per lungo tempo, code interminabili nel traffico: la new green deal va bene quando già tutto il resto funziona”.