Il Comune di Mantova promuove campi di formazione per studenti sui beni confiscati alla mafia

MANTOVA – La Giunta Palazzi martedì scorso ha approvato le linee di indirizzo per la promozione dei campi estivi di impegno e di formazione sui beni confiscati alle mafie e riutilizzate per fini sociali rivolti a giovani studenti delle scuole secondarie di secondo grado. La partecipazione ai campi prevista è di 10 al massimo per ogni istituto scolastico, per un massimo totale di 60 posti, compresi anche gli accompagnatori. Gli studenti che aderiscono potranno partecipare a progetti specifici promossi da associazioni che si occupano sul territorio italiano di cultura della legalità. Potranno fare esperienze di informazione e formazione sui temi della lotta alla mafia, assumendo a carico comunale la quota di partecipazione massima, per ciascun partecipante, di 140 euro, per una spesa complessiva di 8.500 euro.

“Crediamo molto nel ruolo educativo e formativo di queste esperienze – hanno sottolineato le assessore alle Politiche Giovanili e Legalità Alessandra Riccadonna e alla Scuola e Servizi Educativi Serena Pedrazzoli – che si inseriscono in un più ampio progetto dell’amministrazione composto da iniziative finalizzate a favorire la crescita della cultura della legalità e della giustizia sociale attraverso percorsi formativi ed educativi che, fin dalla scuola, aiutino i giovani a diventare cittadini attivi e consapevoli, anche grazie alle fruttuose collaborazioni attive con le associazioni ed enti che hanno lo stesso obiettivo. Partecipare in prima persona a questi campi significa comprendere come un bene confiscato possa avere nuova vita, tramite un riutilizzo sociale dello stesso. Inoltre, le esperienze prevedono specifici momenti di impegno concreto tramite i quali i partecipanti possono diventare parte attiva di un cambiamento culturale auspicabile soprattutto in certi territori”.

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