Il ministero ci ripensa, tolto il divieto di ingresso ai cani in supermercati e alimentari. Plauso di Confcommercio

MANTOVA – Sono molti i supermercati e le attività commerciali che, sull’onda di un sempre più forte ‘pet sentiment’, si sono attrezzati con carrelli per la spesa a prova di Fido o allestito, nei propri spazi, veri e propri corner di attesa per i cani. Soluzione comoda e funzionale per tutte quelle persone che uniscono alla necessità degli acquisti quella di portare a spasso il proprio animale.

Nonostante già da diversi anni i cani possano entrare nei supermercati (come confermato da un circolare del Ministero della Salute nel settembre del 2017), pochi giorni fa lo il ribaltone con lo stesso Ministero che revoca tale permesso.

Tra i primi a denunciare l’accaduto, la Lav, che si è immediatamente attivata dopo che in molti supermercati era comparso un cartello di divieto di accesso recante la dicitura: “In ottemperanza alla nuova circolare del Ministero della Sanità (del 27.01.223) siamo costretti a vietare l’ingresso agli animali domestici”.

Ma ricostruiamo la vicenda. La circolare in questione fa parte del “Pacchetto igiene”, dove si specifica che “Considerando i rischi di contaminazione che possono essere procurati dal contatto degli alimenti con gli animali, il Ministero ribadisce l’obbligo per supermercati e per le attività che vendono alimenti di predisporre adeguate procedure per il controllo degli infestanti e per impedire l’accesso agli animali domestici”. Accesso quindi conetto solo ai cani guida e a quelli delle Forze dell’Ordine.

Peccato però che questa circolare richiami Regolamento europeo del 2004 che, come sottolinea la Lav “chiaramente parla solo ed opportunamente per tutti coloro che non sono autorizzati, anche umani, di non accedere nei luoghi di preparazione, trattamento e conservazione degli alimenti, confondendo quest’ultimo termine con esposizione e distribuzione”. Un errore del Ministero, dunque, che poi ha fatto dietrofront.

“Un segnale che denota la scarsa conoscenza dl mondo del pet da parte delle Istituzioni – dichiara il referente del Gruppo Pet Confcommercio Mantova Stefano Gola – come già successo tre anni fa, durante l’emergenza covid, con l’ingiusta chiusura forzata delle toelettature perché ritenuti ‘servizi non essenziali’. Allora fu proprio Acad-Confcommercio a muoversi, con successo, per la loro riapertura. A quando una seria tavola rotonda  tra Governo e Associazioni per discutere del vasto ed eterogeneo mondo del Pet? La possibilità di accesso degli animali domestici nei locali del settore alimentare (bar, ristoranti e pizzerie, panifici, macellerie, gastronomie, ecc. ecc.), ovviamente escludendo gli spazi adibiti alla preparazione e confezionamento dei cibi, è regolamentata in maniera diversa a seconda della Regione (e a volte anche del Comune) in cui ci si trova ma nella stragrande maggioranza dei casi la decisione è lasciata al titolare dell’attività, e così restare”.