Il Partito Comunista: “Crisi Argenta, le responsabilità del governo non vanno taciute”

Monica Perugini
Monica Perugini del Partito Comunista

MANTOVA – Il Partito Comunista di Mantova torna sulla vicenda della crisi dell’azienda Argenta e va all’attacco: “Siamo stupefatti dalla solidarietà portata in questi giorni, ai lavoratori Argenta, dai referenti locali di chi siede al governo – dicono i comunisti in una nota -. Il blocco dei licenziamenti al 31 dicembre sta per scadere e guarda caso,  le aziende che non hanno scrupoli come quelle amministrate da fondi esteri, impongono vere e proprie deportazioni dei lavoratori a 170 km di distanza, scoraggiandoli a restare, anche perché se lo facessero, sarebbero in sovrannumero e dunque posticiperebbero  il licenziamento di 1 mese. Il governo più a sinistra di tutte le galassie, blocchi dunque i licenziamenti e impedisca trattamenti discriminatori e vessatori dei lavoratori, come quello fin troppo evidente di Argenta. Questo chiedano i referenti locali ai loro partiti al governo. Mentre alla velocità della luce sono stati dati miliardi di contributi a FCA che li ha destinati agli azionisti, non si è fatto pagare nulla agli sciagurati Benetton dopo il crollo di ponte Morandi e questi, beffardamente, vanno, i primi, a produrre la Panda in Polonia, i secondi, a lucrare in borsa,  per contro lavoratori, piccole partite IVA, piccole imprese e micro commerci familiari sono sull’orlo del baratro. Ci sono responsabilità politiche che debbono essere pagate e i fautori non se la possono cavare cantando bella ciao o sventolando la rossa bandiera. Il rosso per pd, 5 stelle e soci è solo di vergogna! I lavoratori si stanno riorganizzando per una propria e coerente rappresentanza politica, per la costruzione di una società giusta, una società socialista, ben diversa da quella liberista che propugna la nuova destra impersonata dal Pd oggi al governo che con le sue politiche antipopolari, sta facendo più danni di Berlusconi e Salvini messi insieme. Altro che voto utile! Questi sono gli effetti nefasti imposti da chi ci governa peraltro arrivando ultimo o addirittura senza nemmeno essersi presentato alle elezioni”.

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