Si è tenuto questa mattina nella sede regionale lombarda di Confcommercio un incontro tra i vertici dell’associazione e una delegazione del Partito Democratico della Lombardia, composta dal segretario Vinicio Peluffo, dal responsabile nazionale per l’economia e finanze Antonio Misiani e dal responsabile regionale per le piccole e medie imprese Marco Carra. All’incontro, chiesto dal Pd, che sta incontrando tutte le categorie economiche di cui fanno parte le PMI, hanno partecipato il presidente nazionale di Confcommercio Carlo Sangalli e il vicepresidente regionale vicario Carlo Massoletti.
“L’incontro con Confcommercio è stato proficuo, cordiale e concreto – scrive il Pd Lombardia in una nota -. Il nostro impegno per il settore duramente colpito delle piccole e medie imprese prosegue tenendo un filo diretto tra la Lombardia e il Governo. Con Confcommercio abbiamo individuato alcuni temi su cui abbiamo garantito il nostro impegno nei prossimi passaggi, decisivi, del decreto legge “imprese, lavoro e professioni” e del Pnrr. Il tema delle riaperture, innanzitutto, rimane una priorità, ma non può essere affrontato in modo divisivo, perché le posizioni rigide di una parte della politica non portano da nessuna parte e la vera arma per accelerare le riaperture rimane la campagna vaccinale, su cui va concentrato ogni sforzo possibile.
Il Piano nazionale di resistenza e resilienza è quasi al traguardo: il PD si impegna per un percorso di attuazione che valorizzi il ruolo del Parlamento, attraverso l’istituzione di una Commissione bicamerale per il PNRR, e delle parti sociali; il PD ravvisa la necessità che i progetti del Piano, a partire da quelli di rigenerazione urbana, aiutino la ripresa e la trasformazione del sistema commerciale e dei servizi; il PD lavora per un Patto sociale per la ricostruzione, il lavoro e le riforme come cornice politica del percorso di attuazione del PNRR, con particolare riferimento alle riforme.
Per quanto riguarda il decreto legge “imprese, lavoro e professioni”, il Pd condivide la necessità di accompagnare la nuova tornata di ristori con una serie di contributi che aiutino le PMI a ridurre i costi fissi, come affitti e bollette, e le tasse comunali (IMU, osap-Cosap ma anche TARI, che è ingiusto chiedere agli esercizi che sono stati obbligati a chiudere), e condivide l’importanza di nuove misure per la liquidità, come la proroga della moratoria sui prestiti e l’allungamento della tempistica di restituzione dei prestiti garantiti dallo Stato.
Occorre ripartire presto e bene, sostenendo le piccole e medie imprese con strumenti che permettano loro di mettere in atto tutta la capacità di rialzarsi e di ridare vigore alla nostra economia. I prossimi passaggi saranno decisivi.”