Il pirata della strada è sceso dall’auto dopo aver investito Andrea ma solo per far sparire le tracce dell’impatto

VIADANA – Non si è fermato per prestare soccorso al povero Andrea Lodi Rizzini, lo chef 43enne di Cogozzo di Viadana che aveva investito e fatto finire nel fossato a lato della strada. Ma il 60enne che da ieri sera è in carcere a Mantova accusato appunto di aver investito uccidendolo lo chef viadanese e poi di essersi dato alla fuga, sul posto si sarebbe fermato ma per far sparire le tracce dell’impatto. Sarebbe infatti sceso dalla sua Bmw bianca soltanto per portare via dei rottami dell’auto.
I carabinieri però, grazie alle telecamere di videosorveglianza, ai controlli incrociati nelle carrozzerie e a una ricerca certosina nei parcheggi e nei cortili della zona, sono riusciti comunque in soli quattro giorni a dare un nome al presunto pirata della strada: l’uomo è originario della provincia di Cosenza ma ora risiede in Svizzera e ha dei piccoli precedenti.
Era nel viadanese per trascorrere i giorni di festa insieme ad alcuni parenti ma alloggiava in un albergo.
I carabinieri hanno ritrovato l’auto in un’area di sosta e subito hanno visto che mancavano alcuni pezzi coincidenti con quelli ritrovati nel luogo dell’incidente avvenuto poco prima dell’inizio del ponte tra Viadana e Boretto. Intanto oggi il gip ha convalidato l’arresto del 60enne con l’accusa di omicidio stradale e omissione di soccorso.

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