MANTOVA – La cessione ai privati delle prestazioni di alta diagnostica da parte del Poma per recuperare i ritardi nelle liste di attesa causati dalla pandemia, è un atto che grida vendetta secondo Andrea Fiasconaro, consigliere regionale M5S Lombardia.
Il Poma cede 600 risonanze magnetiche al privato, M5S: “Così non si tutela la sanità pubblica”
“600 risonanze magnetiche. Questo numero dimostra plasticamente come la carenza di una seconda risonanza pubblica ci abbia portato qui. Costringendo di fatto l’Asst ad affidare, a strutture sanitarie private del territorio, accreditate e a contratto, un corposo pacchetto di esami di diagnostica per immagini da erogare da qui a fine anno.” Una battaglia, quella riguardante le risonanze magnetiche che Fiasconaro porta avanti da anni. “Mi batto da tempo su questo tema per un motivo molto semplice: in caso di forte stress le strutture pubbliche non avrebbero retto il carico di lavoro. La pandemia è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso, esacerbando un problema che di fatto esisteva già. Ora mi auguro che grazie al lavoro della direttrice Azzi si possa finalmente arrivare all’acquisto di una seconda risonanza pubblica. Perchè tutto questo sarà anche a norma di legge ma grida comunque vendetta. Questa non è di certo la strada per tutelare la sanità pubblica territoriale.”
Il Poma cede ai privati 600 risonanze magnetiche. Fiasconaro: “anche se tutto a norma di legge questo atto grida vendetta. No strada giusta per tutelare sanità pubblica territoriale”