SAN GIORGIO BIGARELLO – I seminaristi si spostano dal grande palazzo di via Cairoli a San Giorgio. Ieri il vescovo Marco ha infatto comunicato ai consigli pastorale e presbiterale riuniti insieme, che il seminario diocesano avrà da settembre una nuova sede abitativa presso la comunità di San Giorgio.
“La decisione giunge al termine di un cammino di riflessione che ha coinvolto il presbiterio e gli organismi di rappresentanza della diocesi a partire dal 2019: la piccola comunità del Seminario attualmente composta da cinque giovani resterà a Mantova, perché i futuri preti si formino insieme, nel contesto ecclesiale in cui eserciteranno il loro ministero, e siano una presenza vocazionale sul territorio. Per il conseguimento degli studi teologici, i seminaristi già frequentano i corsi del “San Zeno” di Verona.
Pur essendo nel cuore della città, l’attuale struttura in via Cairoli è sovradimensionata e risponde più alla forma di un collegio che a quella di una “casa”. A San Giorgio il Seminario si inserirà in una realtà “viva” con la presenza di ragazzi, giovani e famiglie, che stimola a investire su nuove prospettive pastorali, collaborando con le parrocchie limitrofe” si legge in una nota della diocesi di Mantova.
Le residenze dei seminaristi saranno ricavate nell’attuale canonica dove saranno realizzati dei lavori ad hoc.
I seminaristi sono accompagnati dal rettore, don Lorenzo Rossi, che affiancherà il nuovo parroco, don Manuel Beltrami, come collaboratore della parrocchia.
In qualità di padre spirituale, don Manuel entra a far parte dell’équipe educativa del Seminario, succedendo a don Roberto Pedroni, parroco di Marmirolo, Pozzolo, Marengo e Soave. È membro della comunità formativa anche il vice-rettore, don Andrea Bonesi, che segue i percorsi di discernimento di chi inizia il cammino presso il Punto Giovani di “San Leonardo” a Mantova.
Un cammino che, dopo appunto il periodo iniziale in San Leonardo, prevede cinque anni a San Giorgio coincidenti con quelli degli studi teologici, quindi un ultimo periodo di tirocinio pastorale presso un’altra parrocchia della diocesi.
“La scelta fatta vorrebbe custodire il valore formativo della vita fraterna e consentire ai seminaristi una progressiva iniziazione alla vita che condurranno, da preti, in parrocchia, con il guadagno di una formazione più organica e orientata alla missione” conclude la nota.