VENEZIA – Il Veneto come la Corea del Sud, uno degli Stati più colpiti dal coronavirus le cui immagini dei tamponi fatti alla gente per strada e ai semafori hanno fatto il giro del mondo.
Da lunedì prossimo tutto questo accadrà anche in Veneto. Almeno Scatteranno infatti tamponi a campione, in strada, in fila ai supermercati, al di fuori delle poste. Lo ha spiegato il presidente della Regione Luca Zaia. “Lo scopo è quello di identificare il maggior numero possibile di positivi – ha spiegato – andando a bloccare, in questo modo, la diffusione del virus”.
L’obiettivo in particolare è quello di individuare i “positivi asintomatici”, coloro che stanno bene quindi e non hanno alcun sintomo che possa spingerli a rivolgersi alle strutture sanitarie. Questi però possono trasmettere il contagio allo stesso modo di coloro che hanno sintomi. Ne vanno bloccati il maggior numero, per arrestare la diffusione del contagio. I tamponi, quindi, conosceranno un incremento esponenziale, arrivando a migliaia e migliaia al giorno.
“Siamo quelli che sono stati accusati per i tamponi – ha affermato il governatore Luca Zaia – Saranno già 30 mila tamponi (4817 tamponi ogni milione di abitanti). Siamo la comunità che ha fatto più tamponi a livello mondiale. Il Veneto è primo, la Corea viene dopo i veneti, poi c’è l’Islanda, che si inserisce come terzo posto per ovvi motivi (è piccola ed è facile da tamponare velocemente), la Lombardia, poi la Cina e dopo la Norvegia”.
“Avviso già i cittadini – conclude Zaia – che faremo anche i tamponi “on the road”, fuori dai supermercati, al personale dei supermercati e ad altri perché più positivi identifichiamo, più ne isoliamo e meno diffusione del virus abbiamo. Per ora questo sistema ci ha premiato e continueremo così”.