Immagini choc in un macello di Pietole: “carne scaduta ripulita e rimessa in vendita”

PIETOLE (BORGO VIRGILIO) -“Non si butta via niente”. È il titolo del servizio andato in onda ieri sera su Rai 3 all’interno di “Report”, la trasmissione condotta da Sigfrido Ranucci,  tornata a occuparsi di ciò che l’industria alimentare porta sulle nostre tavole. L’inchiesta, rilanciata poi da alcune testate giornalistiche tra cui Il Fatto Quotidiano, ha condotto lo spettatore all’interno di un macello di Pietole di Borgo Virgilio, leader nel settore della lavorazione delle carni estere e con un fatturato di circa 200 milioni l’anno, documentando immagini che mostrerebbero carne, scaduta anche da anni, che verrebbe scongelata, ripulita e riconfezionata con nuove etichette false.
Secondo quanto mostrato gli operai rimuovevano con il coltello la parte superiore diventata ormai marrone in quanto sarebbe stata compromessa, per poi procedere al riconfezionamento con dati falsi ed essere rimmessa sul mercato. “Era nera, puzzava, era brutta. Alla vista e all’olfatto era immangiabile”, racconta un operaio.
La carne mostrata proverrebbe dall’Uruguay ma, sempre secondo le testimonianze raccolte, ci sarebbero partite arrivate da numerosi altri Paesi stranieri, persino dalle riserve militari egiziane. Report ha mostrato le immagini a Dario Buffoli, medico veterinario consulente tecnico Polizia giudiziaria e a Nicola Decaro, professore ordinario direttore del Dipartimento di medicina veterinaria dell’Università di Bari per avere il loro parere. Gli esperti hanno spiegato che il “congelamento non elimina i batteri e che lo scongelamento in acqua calda favorisce la loro replicazione, compresi pericolosi patogeni come salmonella e listeria“.
La trasmissione Rai ha mostrato anche sacchetti di carne caduti a terra e rimessi nei cassoni, superfici di lavoro contaminate dal sangue, armadietti infestati da scarafaggi.
Report ha quindi sottoposto il caso all’Ats Val Padana, che sarebbe prontamente intervenuta dopo la segnalazione.
Ma restano domande aperte come a chi fosse destinata quella carne e chi controllasse il sistema. E’ lo stesso Ranucci a spiegare che le risposte arriveranno in un prossimo approfondimento.

LA RISPOSTA DELL’AZIENDA 

L’azienda, come riporta la Rai, “respinge con fermezza ogni accusa di rivendita di carne scaduta. La carne che commercializziamo non ha mai, in alcun caso, raggiunto la data di scadenza, e tantomeno l’ha superata” “le normative consentono di procedere al congelamento delle carni fresche refrigerate, cioè conservate da -1 a 2 gradi, ma prima che venga raggiunta la data di scadenza assegnata dal produttore. Tale operazione non cambia lo status della carne fresca che passa da “carne fresca refrigerata” a “carne fresca congelata”. Le operazioni vengono svolte secondo procedure rigidamente controllate, che garantiscono la piena salubrità del prodotto”.
E ancora …”Sulle confezioni originarie che vengono sottoposte a congelamento è obbligatorio indicare, ai sensi di legge, la sola data di congelamento”