Nel mantovano in aumento reati ambientali, furti, truffe, riciclaggio e frodi per i fondi. Fallimenti raddoppiati

MANTOVA – Nel mantovano si è assistito ad un complessivo aumento delle notizie di reato: sono questi i numeri diffusi quest’oggi dalla Procura della Repubblica di Mantova, che ha preso in esame le statistiche dal 1° luglio 2021 al 30 giugno 2022. Ecco i numeri principali nel dettaglio, con il confronto rispetto all’anno precedente. (luglio 2021-giugno 2021).

FURTI: OLTRE 1.000 IN PIU’ QUELLI ACCERTATI, CRESCONO ANCHE LE ESTORSIONI

Per quanto concerne i reati contro il patrimonio, si assiste ad un netto aumento: i reati di furto accertato ammontano a 4.724 (poco più di 3.600 nell’anno precedente). Di questi 751 con procedimenti a carico di persone note e 3.973 a carico di ignoti. I furti in abitazione registrati sono 645 (contro i 459 della rilevazione precedente). Diversi i numeri delle rapine: sono complessivamente 111 nell’ultima rilevazione, mentre nella precedente 117, con una differenza. Nell’anno precedente erano stati molti di più i procedimenti contro ignoti. Le estorsioni sono cresciute da 95 a 135.

PUBBLICA AMMINISTRAZIONE: REATI IN CALO MA BOOM DELLE FRODI SU FONDI COMUNITARI E STATALI

In calo i delitti contro la pubblica amministrazione, che passano dai 411 della rilevazione precedente (luglio 2020-giugno 2021) ai 389 dell’ultima. Tra questi un solo reato accertato di corruzione (contro 2 del 2020/21), uno solo anche riguardante la concussione (contro i 4 della precedente rilevazione. Boom invece dei reati relativi a frodi comunitarie ed indebite percezioni di contributi e finanziamenti concessi dallo Stato, enti pubblici e Ue: 304 contro i 59 della rilevazione precedente. Stabili i reati di peculato (10).

DELITTI CONTRO LA PUBBLICA INCOLUMITA’ IN FORTE AUMENTO

Nessun reato rilevato per quanto concerne l’associazione a delinquere di stampo mafioso (così come nel 2020/21), mentre c’è una netta crescita dei delitti contro la pubblica incolumità, che passano da 82 a 111.

VIOLENZA NELLE COMPETIZIONI SPORTIVE E REATI CONTRO LA MORALITA’: IMPENNATA DEI CASI

Con la fine delle restrizioni pandemiche sono tornati a salire (dallo 0 del periodo a cavallo tra il 2020 e il 2021), anche i reati contro la moralità pubblica, ovvero quelli che riguardano buon costume, gioco e scommesse (ma in sostanza anche quelli commessi in relazione a competizioni sportive): sono 8 quelli accertati nel periodo preso in esame.

SONO 8 GLI OMICIDI VOLONTARI, COME NEL PERIODO PRECEDENTE

Per quanto riguarda gli omicidi volontari, 8 sono stati accertati a carico di persone note, 3 a carico di ignoti: quest’ultima cifra è in aumento di una unità rispetto alla rivelazione precedente. Tra questi delitti, costante la cifra di quelli commessi in ambito familiare (3).

OMICIDI COLPOSI, CALO GENERALE. MA AUMENTANO QUELLI CAUSATI DA INCIDENTI STRADALI. SONO SETTE, INVECE, I CASI SUL LAVORO

Sono in calo gli omicidi colposi rispetto all’annata presa in esame precedentemente (40 contro 46), ma tra queste si registra un lieve aumento per quanto riguarda le morti causate dal mancato rispetto delle norme stradali (26 a 23). Costanti invece (7), le casistiche riguardanti il mancato rispetto delle norme di sicurezza sul lavoro. In calo invece gli infortuni (105 contro 116) cagionati sempre dal mancato rispetto delle norme di legge.

IN SALITA GLI ABUSI RIGUARDANTI LE LIBERTA’ PERSONALI. UN SEQUESTRO A SCOPO DI ESTORSIONE

In aumento i delitti riguardanti i sequestri, gli arresti illegali e l’indebita limitazione della libertà personale, nonché gli abusi di autorità contro arrestati e detenuti, che passano da 15 a 20. Si registra inoltre un sequestro di persona a scopo di estorsione.

PEDOPORNOGRAFIA IN AUMENTO

Passano da 3 a 5 i reati riguardanti la pornografia minorile accertati, mentre si azzerano quelli riguardanti la prostituzione minorile e scendono quelli di detenzione di materiale pedopornografico (da 6 a 4).

VIOLENZE SESSUALI, NUMERI COSTANTI. MA CRESCONO GLI ABUSI IN FAMIGLIA. IN AUMENTO I CASI DI STALKING

Restano costanti (112 in entrambe le ultime rilevazioni) i numeri sulle violenze sessuali, ma sono in aumento gli abusi in famiglia (14 contro 9). In crescita anche i casi di stalking (144 contro 134), costanti i delitti che riguardano l’accesso abusivo a sistemi informatici (28 contro 29).

IN AUMENTO LE FRODI INFORMATICHE COMMESSE DA IGNOTI

Crescono anche i delitti contro l’inviolabilità dei segreti (tra questi, sottrazione di corrispondenza o rivelazione di segreti professionali o d’ufficio), che passano a 20 dai 12 del periodo 2020/2021. Due di questi sono stati commessi con mezzo telematico. Restando nell’ambito delle frodi informatiche: quelle accertate a carico di persone note sono in calo (da 11 a 5), ma crescono sensibilmente quelle a carico di ignoti, che passano da 20 a 32. In calo i reati di danneggiamento dati e sistemi informatici (2 totali).

TRUFFE: IN FORTE AUMENTO I PROCEDIMENTI A CARICO DI IGNOTI. BOOM ANCHE DI TRUFFE PER CONSEGUIRE EROGAZIONI PUBBLICHE

In aumento complessivo i reati di truffa registrati nella nostra provincia: sono 1.024 complessivamente contro 942 del periodo precedente. Ma se i procedimenti a carico di persone note registrano un lieve calo (da 556 a 518), c’è un boom per quelle commesse da ignoti (da 386 a 506). In aumento forte anche le truffe aggravate per il conseguimento di erogazioni pubbliche (da 44 a ben 289). Sostanzialmente stabili i reati riguardanti l’usura (in aumento di una unità da 4 a 5).

RICETTAZIONE E RICICLAGGIO IN FORTE RISALITA

A destare particolare attenzione, nelle cifre diffuse dalla Procura, sono anche i reati di ricettazione, che vedono un balzo in avanti dai 90 ai 135 procedimenti. Più che raddoppiati anche i casi accertati di riciclaggio (da 14 a 35).

INTERCETTAZIONI TELEFONICHE: DECRETI E BERSAGLI INVARIATI, MA AUMENTANO LE SPESE

Sostanzialmente invariato il numero di decreti emessi al fine di effettuare intercettazioni telefoniche. Ma se nel periodo preso in esame dal luglio 2020 al giugno 2021 si era trattato di 14 decreti e 36 bersagli (un “bersaglio” in più nel 2021/22) la spesa è lievitata da 8.666 euro (su un totale di 66.136 euro) a 27.509 euro (su un totale di 101.875 euro).

FALLIMENTI RADDOPPIATI

Le procedure di fallimento e concordati sono raddoppiate sostanzialmente (da 107 a 213), mentre i reati di falso in bilancio accertati sono passati da 5 a 7.

IMMIGRAZIONE, REATI IN AUMENTO

Più che raddoppiati i reati riguardanti gli ingressi clandestini in Italia e accertati nella nostra provincia: da 19 a 51. In calo invece i reati riguardanti chi organizza o facilita l’ingresso di clandestini: da 5 a 4, così come chi è stato accertato traesse profitti dalle condizioni di clandestinità (da 9 a 14), mentre raddoppiano (da 12 a 25) le violazioni sulle norme riguardanti i centri di accoglienza.

REATI AMBIENTALI, UN BOOM

Aumento sensibile dei reati ambientali accertati: da 17 a 25 i casi di inquinamento idrico, da 90 a 142 quelli riguardanti i rifiuti. Raddoppiati i casi riguardanti l’inquinamento atmosferico: da 4 a 8.

ABUSI EDILIZI IN LIEVE CRESCITA

Lieve crescita degli abusi edilizi (da 58 a 61), più che raddoppiate le violazioni riguardanti edifici di interesse storico o beni ambientali (da 13 a 30).

REATI TRIBUTARI SOSTANZIALMENTE STABILI

Sono 149 i reati tributari accertati (contro i precedenti 143), con un lieve aumento rispetto alla rilevazione precedente.

VILIPENDIO E REATI POLITICI, NUMERI IN DISCESA

In calo i reati politici riguardanti eversione, vilipendio (19 contro 27), fortunatamente nessuno riguardante attività terroristiche, così come già segnalato l’anno prima.

MANDATI D’ARRESTO EUROPEI IN AUMENTO

Sono in aumento i mandati d’arresto europei eseguiti (da 21 a 25), stabili le rogatorie (19). I casi di applicazione del sequestro per equivalente passano da 3 a 8.

“Il dato statistico relativo al periodo esaminato 1/7/2021-30/6/2022 – si legge nella nota del procuratore Manuela Fasolato –  mostra un incremento delle iscrizioni delle notizie di reato nei confronti di persone note. Il numero complessivo delle notizie di reato sopravvenute contro noti nel periodo anno giudiziario 2023 (01/07/2021-30/06/2022) è di 5651 contro il numero di 5310 del periodo anno giudiziario precedente (1/7/2020-30/6/2021). Il totale complessivo è pari a 10.747 (pendenti a inizio periodo 1/7/21 pari a 5096, più i sopravvenuti nel periodo pari a 5651), gli esauriti sono pari a 5866 e rimangono quindi pendenti contro noti a fine periodo (30/6/2022) 4881.
I dati mostrano nel periodo anno giudiziario 2023 un incremento delle iscrizioni delle notizie di reato anche nei confronti di ignoti con 4299 sopravvenuti contro i 3592 del periodo precedente. Il totale è pari a 5935 ( pendenti a inizio periodo pari a 1636, più i sopravvenuti nel periodo pari a 4299), gli esauriti sono pari a 4216 e rimangono pendenti a fine periodo 1719. Si assiste ad un leggero decremento pari al 0,7% delle iscrizioni a modello 45 (notizie non reato) con 1269 sopravvenuti contro 1277 dello stesso periodo. Il totale è pari a 2007 (pendenti a inizio periodo pari a 738, più i sopravvenuti nel periodo pari a 1269), gli esauriti sono pari a 1341 e rimangono pendenti a fine periodo 666. Vi è un decremento delle iscrizioni a modello 21 bis (notizie GdP) con 471 fascicoli sopravvenuti contro 563 del periodo precedente. Il totale è pari a 861 ( pendenti a inizio periodo pari a 390, più i sopravvenuti nel periodo pari a 471), gli esauriti sono pari a 495 e rimangono pendenti a fine periodo 366. Tenuto conto degli esauriti, si ha una diminuzione delle pendenze a fine periodo rispetto al precedente anno giudiziario per tutti e quattro i registri. Il numero complessivo dei pendenti a inizio periodo anno giudiziario 2023 nei n.4 registri è pari a 7.860, il numero complessivo delle notizie sopravvenute nel periodo 1/7/21-30/6/22 nei n.4 registri è pari a 11.690, per un totale complessivo pari a 19.550 ( 7860 + 11.690). Gli esauriti complessivi nel periodo nei n.4 registri sono pari a 11.918, rimangono pendenti nei n.4 registri complessivi n. 7632. La durata media dei procedimenti è diminuita passando dalla media di 429 a 386 giorni per i modelli 21 e di 289 a 286 giorni per i modelli 21 bis”. 

 

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