In fiamme Villa Riva Berni di Bagnolo San Vito. Danni per milioni di euro

BAGNOLO SAN VITO – Un vasto incendio è scoppiato la notte scorsa a Villa Riva Berni. Le fiamme sono divampate intorno all’una e trenta. Subito sono intervenute due squadre dei vigili del fuoco di Suzzara con sette uomini e solo attorno alle 12.30 di oggi le fiamme sono state domate.
Sono enormi i danni arrecati alla residenza seicentesca la cui parte sinistra è completamente distrutta ed in particolare la storica biblioteca che vantava migliaia di preziosi volumi, tra cui anche alcuni rarissimi libri antichi.  L’incendio sembra essere nato  proprio dal piano nobile della villa, dopo di che le fiamme hanno rapidamente avvolto anche il piano superiore e di conseguenza il tetto. Andati naturalmente distrutti anche tutti gli arredi d’epoca. Avvertiti nel cuore della notte, i proprietari hanno raggiunto  la villa mentre le fiamme stavano divorando parte della casa nonostante il grande lavoro dei vigili del fuoco. “Sono stati eccezionali” ha detto uno dei titolari Sebastiano Riva Berni. Quanto all’origine dell’incendio ancora non c’è nulla di definitivo, ma gli inquirenti non scartano nessuna ipotesi. Nemmeno quella del dolo, visto che dalla casa mancherebbero una decina di altorilievi del ‘700 , ritratti in rilievo su marmo dei 12 apostoli, considerati di grande valore ed esposti in una sala a loro dedicata. Anche la serratura di un cancello di ingresso risulterebbe forzata. Un furto dunque con incendio? L’ipotesi è tra quelle considerate come quella, per la quale sembrerebbero protendere i carabinieri, che furto e incendio siano due episodi isolati e che quest’ultimo possa essersi scatenato da un corto circuito. La villa infatti non è abitata e viene solo saltuariamente affittata dai proprietari come sede di ricevimenti e cerimonie.
La Villa, situata a Bagnolo San Vito è stata edificata nel XVII secolo e recentemente restaurata. E’ conosciuta da molti anche per il fatto che per quattro anni, dal 1995 al 1999, è stata la sede del cosiddetto Parlamento del Nord voluto dall’allora leader del Carroccio Umberto Bossi.

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