In novembre a Castelbelforte, Quistello e Serravalle aumento dei positivi di oltre il 300%, ecco i raffronti con i periodi precedenti

In novembre a Castelbelforte, Quistello e Serravalle aumento dei positivi di oltre il 300%

MANTOVA – Decisamente è stato il novembre nero per Bozzolo, il comune rimasto per tutto il mese in testa alla classifica dei contagi in provincia di Mantova rispetto alla popolazione residente.
I dati (riferiti a ieri 28 novembre) dicono che i nuovi positivi a novembre sono stati 211, 1 ogni 19,7 residenti, il che significa che il 5% della popolazione si è infettata nelle ultime settimane – 7 persone su 10 – con un incremento dei contagi rispetto al 31 ottobre del 239,7%.
Ma Bozzolo non è il comune che ha visto l’incremento maggiore di positivi a novembre rispetto alla situazione di fine ottobre: è Quingentole in questo caso, con un aumento del 385,7% a registrare il dato più alto (a novembre ci sono stati 27 sui 34 casi complessivi) davanti a Castelbelforte (+ 360%), Quistello (+ 319,5%), Serravalle a Po (+ 319,4%) Marcaria (+271%). In alcuni di questi comuni molti contagi si sono concentrati all’interno delle Rsa.
In coda alla classifica i comuni che hanno registrato invece gli incrementi minori rispetto alla fine di ottobre sono Casalmoro (+21,05%) e Pomponesco (+29,6%).

Molto interessante è io confronto dei grafici qui sotto: la prima evidenzia i casi giornalieri di Covid a novembre con il totale progressivo, la seconda i contagi settimanali nella Fase 1 e la terza quelli durante la fase estiva.
I dati risultano quindi molto più alti nella seconda ondata rispetto alla prima ma ovviamente bisogna sottolineare che è cambiato in modo radicale il sistema dei tamponamenti: durante la Fase 1 venivano tamponati solo i sintomatici, e non tutti visto che c’è molta gente che ha passato la quarantena senza mai essere stata sottoposta a tampone, mentre nella Fase 2 sono stati tamponati anche gli asintomatici venuti a contatto con l virus e a maggior ragione coloro con sintomi lievi.
Il grafico relativo alla fase estiva mostra come la diffusione del virus fosse davvero ai minimi durante i mesi più caldi anche se con agosto, probabilmente complici gli assembramenti durante le ferie e i rientri dall’estero dopo le vacanze, soprattutto quelle all’estero.