MANTOVA – Circa mille persone sono scese in strada questa sera per partecipare alla manifestazione organizzata dal Comune di Mantova per Giulia e tutte le altre vittime di femminicidio.
Un corteo formato da centinaia di cittadini e rappresentanti di associazioni e istituzioni, con in testa il sindaco Mattia Palazzi, affiancato da altri sindaci del territorio, è partito da Piazza Martiri di Belfiore poco dopo le 19 e ha attraversato le vie e le piazze del centro per ribadire con forza il rifiuto di ogni forma di violenza nei confronti delle donne.
“Il messaggio che Mantova vuole dare è che i suoi cittadini non sono indifferenti” commenta il sindaco Mattia Palazzi. “Stasera siamo qui in tanti per ricordare Giulia Cecchettin e tutte le vittime di femminicidio di quest’anno, ma anche per sottolineare che ora c’è un enorme lavoro da fare, partendo dalle scuole, dalle famiglie, nelle relazioni tra le persone, fino ad arrivare al mondo della cultura. I reati penali sono individuali, ma è evidente che il tema riguarda tutti, è culturale”
Sulla stessa lunghezza d’onda è l’assessore alle Politiche per la Famiglia e le Pari Opportunità, Chiara Sortino: “quello della violenza contro le donne è un tema che richiede un cambio di passo culturale importante – dice – la camminata di stasera è un simbolo, ma l’impegno delle istituzioni deve proseguire per tutto l’anno”.
“E’ fondamentale avere la consapevolezza di quanto il rispetto per ogni essere umano, le donne in primis, sia fondamentale per l’evoluzione della società e per assicurare ai nostri figli, maschi e femmine, un futuro libero” aggiunge Paola Mari, presidente di Telefono Rosa Mantova.
Un esplicito invito alle donne è stato lanciato dalla Presidente del Centro di Aiuto alla Vita di Mantova, Marzia Monelli: “E’ importante che le donne si rivolgano ad un centro antiviolenza denunciando alle prime avvisaglie perché poi potrebbe essere troppo tardi”
Il lungo corteo, che per tutto il percorso si è distinto per l’incessante battimani di tantissimi uomini e donne di ogni età, ha infine raggiunto Piazza Sordello, dove sono stati letti in ordine cronologico, mese per mese, i nomi di tutte le 106 vittime di femminicidio del 2023 in Italia. Un elenco cui è seguito, come espressamente chiesto dagli organizzatori, un minuto di “rumore”.