MANTOVA – Inaugurazione ufficiale questa mattina per i locali che ospitano il nuovo Poliambulatorio della Fondazione Mazzali di Mantova in via Trento, situati al piano terra del fabbricato A della struttura(Ala sud), con due accessi autonomi e un terzo dall’interno dell’androne.
Si tratta di:
- 4 ambulatori
- 1 ufficio sede del servizio A.D.I. della fondazione
- 3 bagni con antibagno
- 1 area di attesa
- 1 corridoio
- 1 ripostiglio
tutti ristrutturati e resi conformi alla vigente normativa sanitaria.
I quattro ambulatori sono riservati al personale sanitario della Fondazione che attualmente comprende: medici geriatri, fisiatri, ortopedici e del lavoro; psicologi, dietista, logopedista e personale infermieristico, in parte dipendenti della fondazione, in parte libero-professionisti.
Nel rispetto delle normative anti Covid-19 non saranno funzionanti contemporaneamente più di due ambulatori.
Gli ambienti saranno utilizzati prevalentemente dagli utenti del “Consultorio Geriatrico” della fondazione, che include il C.D.C.D. (Centro per i Disturbi Cognitivi e le Demenze), servizio deputato alla valutazione, diagnosi e al trattamento dei disturbi cognitivi e demenze. Il CDCD, che ha preso il posto dell’Unità Valutativa Alzheimer (UVA), è abilitato alla prescrizione a carico del SSN dei farmaci anti Alzheimer (Rivastigmina, Memantina, Galantamina, Donepezil).
Presso il Consultorio si effettuano prime visite, visite di controllo e compilazione/aggiornamenti di Piani Terapeutici, in tutto quasi 2.000 visite e più di 300 piani terapeutici nel 2019.
Il Consultorio e il CDCD mantengono un costante rapporto con i Medici di Medicina Generale, diventando un irrinunciabile punto di riferimento per gli Utenti e le loro famiglie.
La Fondazione si avvale anche di psicologi libero-professionisti che si occupano sia di pazienti interni alla fondazione che esterni, con particolare riferimento alla prevenzione e alla cura del decadimento cognitivo. L’équipe effettua anche incontri di sostegno ai caregivers, impegnati nel faticoso compito dell’assistenza.
Dietista, logopedista e infermiera sono dipendenti della fondazione e si occupano occasionalmente di utenti esterni.
Il costo totale della ristrutturazione supera i 120 mila euro, interamente finanziati con risorse della Fondazione.