Sono 67 gli ospiti dell’Rsa ‘Casa per Coniugi’ che sono stati dimessi dagli ospedali dopo essere rimasti intossicati nell’incendio che ha interessato ieri la casa di riposo milanese. Gli anziani sono stati trasferiti in altre strutture di Milano, come Pio Albergo Trivulzio, Fondazione Don Gnocchi, Golgi Redaelli, Rsa Adriano, Rsa Girola e Famagosta.
Anche gli altri ospiti della Rsa, che è rimasta inagibile dopo il rogo, sono stati ricollocati in altre strutture. Due di loro hanno trovato ospitalità a Suzzara, alla Rsa della Fondazione Boni, nel nucleo Alzheimer.
“Se ci saranno responsabilità, chi ha sbagliato, compreso il Comune, dovrà pagare. Rimane il fatto che purtroppo sei persone sono morte”, ha detto ai microfoni di Rai News 24 il sindaco di Milano, Giuseppe Sala. Il rogo ha provocato infatti la morte di sei persone e diversi feriti.
Per gli interventi di manutenzione delle Rsa di proprietà del Comune l’amministrazione aveva aperto un bando l’anno scorso. Nella ‘Casa per Coniugi’ era fuori uso l’impianto di rilevazione fumi. “Il bando era aperto da tempo – ha osservato Sala – e non è un mistero né che i tempi della pubblica amministrazione non sono veloci, né che strutture che meritano interventi di manutenzione straordinaria in tutta Italia sono tantissime”.
“Consapevoli di ciò – ha concluso il sindaco – doveva esserci una vigilanza notturna. Ora perché la società che garantisce la gestione di questo immobile non lo abbia fatto sufficientemente bene non sta a me dirlo, ci sono indagini in corso”.