MANTOVA – Vietato l’ingresso nelle Rsa lombarde da parte dei familiari e caregiver degli utenti. E’ la prima restrizione regionale dovuta alla nuova impennata dei contagi che hanno portato anche ai primi casi di positività anche in alcune strutture mantovane.
La restrizione è stata stabilita dal presidente della Regione Attilio Fontana, che ha prorogato fino a lunedì 19 ottobre l’ordinanza in scadenza aggiungendo però questo divieto specifico.
Possibile una deroga ma solo con l’autorizzazione del Direttore sanitario e solo in casi particolari, come situazioni “di fine vita”, e comunque non prima di avere rilevato la temperatura corporea e avere adottato le misure necessarie a impedire il contagio“ che comunque venivano già osservate anche prima durante le visite.
Ecco come alcune delle Case di Riposo mantovane si sono organizzate alla luce dell’ordinanza regionale:
Fondazione Boni (Suzzara): Chiuse tutte le visite dei parenti agli ospiti. Solo in casi eccezionali ammesse su autorizzazione.
Fondazione Mazzali (Mantova e Marmirolo): Già vietate tutte le visite tranne quelle eccezionali come il “fine vita” indicate anche nell’ordinanza
Aspef (Mantova – Rsa I. D’Este e Luigi Bianchi): Ridotte da 8 a 4 le postazioni con tavolo e plexiglass per le visite dei parenti. Le postazioni sono distribuite in un salone di 60 metri quadri. Le visite sono di 20 minuti dal lunedì al sabato, solo in casi eccezionali la domenica.
Gruppo Mantova Salus (Borgoforte Villa Azzurra, Mantova Green Park, Volta Mantovana Beata Paola, Castiglione delle Stiviere San Pietro): visite limitate a una sola ora in due giorni la settimana. Un quarto d’ora per ogni visita con un solo familiare in modo che all’interno della sala predisposta ci siano contemporaneamente solo due ospiti e due familiari.
Ugr (Curtatone) Sospese le visite in struttura, riprenderanno così come già sperimentato in durante la Fase 1 Covid i contatti attraverso la vetrata con gli ospiti che rimarranno all’interno del Giardino d’Inverno e i parenti al di fuori. Ospite e parente comunicano attraverso il telefono. Verranno predisposte delle coperture anche all’esterno per dare un minimo di riparo ai parenti.
Continuerà a funzionare il Centro Diurno che è in una struttura autonoma a parte e così pure la riabilitazione e la palestra, anche queste in strutture autonome che non entrano in contatto con la Rsa.
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