Visite vietate nelle Rsa, salvo in casi eccezionali

Dai tavoli con distanziamento al plexiglass, visite brevi e contingentate. Le Rsa mantovane si organizzano per gli incontri all'interno tra ospiti e parenti

MANTOVA – Con Ordinanza n.619 del 15 ottobre la regione Lombardia ha adottato nuove misure per la prevenzione e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19. Di fatto Regione Lombardia ritorna al divieto vigente nel periodo del lockdown che prevedeva deroghe assolutamente eccezionali, da valutare caso per caso.

Le nuove misure tengono conto dell’andamento della pandemia che sta riscontrando anche nella nostra regione una crescita costante.

Le RSA associate ad Apromea e Uneba-Mantova hanno preso atto del nuovo provvedimento che testualmente dispone: “L’accesso alle strutture delle unità di offerta residenziali della Rete territoriale da parte di familiari/caregiver e conoscenti degli utenti ivi presenti è vietato, salvo autorizzazione del responsabile medico ovvero del Referente COVID-19 della struttura stessa (esempio: situazioni di fine vita) e, comunque, previa rilevazione della temperatura corporea all’entrata e l’adozione di tutte le misure necessarie ad impedire il contagio”.

Pertanto, in applicazione delle nuove regole, le RSA associate bloccheranno le visite agli Ospiti da parte dei parenti, ripristinando o incrementando la possibilità di effettuare telefonate e videochiamate.

I Presidenti e i Direttori delle RSA sono consapevoli del grande sacrificio che si chiederà nuovamente agli Ospiti e alle loro famiglie ma la sicurezza degli anziani non può essere incrinata. Per questa ragione si sta concordando con ATS Val Padana un controllo continuo anche degli operatori, in modo da allontanare il più possibile la possibilità di un ritorno del virus nelle nostre struttur