MANTOVA – Polizia Locale di fatto “a mani nude” contro delinquenza e degrado urbano: è questo l’allarme lanciato dal capogruppo di Forza Italia Pierluigi Baschieri, che preannuncia un’interrogazione al sindaco Mattia Palazzi e all’assessore competente Iacopo Rebecchi sul tema.
“In questa città chiediamo sempre più alla polizia locale un impegno costante nella sicurezza urbana e nel presidio del territorio al fine di contenere la microcriminalità e le violenze gratuite delle baby gang – esordisce Baschieri – che negli ultimi mesi hanno spopolato nelle zone centrali della città, ma non siamo in grado di garantire agli agenti in divisa idonei presidi tattico-difensivi in grado di tutelarli da situazioni di pericolo e tensioni nella attività quotidiana”.
“Come possiamo pretendere che gli agenti intervengano a mani nude di fronte a situazioni di violenza che risultano sempre più frequenti in questa città? Non sono persone che hanno una cintura nera di karate e nemmeno dei bodyguard, sono uomini e donne che hanno necessità di avere i loro presidi ed una strumentazione di servizio in grado di difenderli in caso di pericolo e di proteggere i cittadini”. Va ricordato che la polizia locale di Mantova è armata con pistola, ma che la stessa, ovviamente, viene utilizzata solo in casi davvero estremi. Baschieri però denuncia il fatto che gli agenti mantovani non siano dotati di strumenti difensivi di altro tipo, efficaci in molte situazioni.
“Se è vero che il taser è stato bocciato e ritenuto uno strumento troppo offensivo e pericoloso dal centrosinistra nell’ultimo consiglio comunale – attacca il consigliere -, è arrivato il momento di interrogare sia il sindaco Palazzi sia l’assessore Rebecchi, sulle modalità con cui intendano tutelare chi svolge l’importante compito di assicurare la sicurezza cittadini”.
“Nella città di Mantova, a differenza di tante altre realtà urbane – spiega Baschieri -, manca un regolamento sugli strumenti di autodifesa e contenzione fisica in dotazione ed uso agli appartenenti al corpo di polizia municipale. In altri comuni gli agenti in divisa sono stati dotati di bastone distanziatore-estensibile o di mazzetta distanziatrice, da non confondersi con il tonfa o manganello riservati alle sole forze e corpi armati dello Stato, oltre allo spray urticante. Tutti strumenti da utilizzarsi al verificarsi di pericolose condizioni che nel legittimano l’eventuale uso per finalità difensive e che richiedono un breve corso di addestramento”.
“Il ruolo della polizia locale è cambiato negli ultimi anni e deve concentrare buona parte della sua attività sulla sicurezza urbana, ad oggi circa 20 uomini in divisa sui 69 disponibili in viale Fiume sono poliziotti di quartiere – conclude Baschieri -. Non possiamo pensare che le 850 telecamere installate in questa città siano un deterrente in grado di arginare definitivamente la criminalità. Sono un valido strumento per individuare i colpevoli dei reati e velocizzare le indagini della polizia giudiziaria, ma la migliore prevenzione rimane ancora il presidio del territorio con le forze dell’ordine e con la polizia locale che, seppur con compiti differenti, non può più essere considerata un corpo di serie B, se vogliamo tutelare veramente i cittadini”.