Carovana della Cittadinanza in moto: obiettivo 25 milioni di persone a votare

MANTOVA – E’ partita ufficialmente da Mantova la Carovana per la Cittadinanza, promossa da Arci, Cgil, Conngi, Dalla Parte Giusta della Storia, Idem Network e Italiani senza Cittadinanza che attraverserà l’Italia per raccontare a tutto il Paese, dai piccoli centri alle grandi città, che votare 5 Si ai referendum è un segnale di civiltà.

Il nostro obiettivo è quello far andare a votare più di 25 milioni di persone, siamo convinti che sia un obiettivo raggiungibile, la raccolta firme testimonia che questo è un tema molto sentito che segna un punto di civiltà. I cittadini di questo paese sono molto più intelligenti di come vengono descritti”. A dirlo Walter Massa, presidente Arci Nazionale che prosegue “E’ una riforma giusta per il paese, non è forse quella che volevamo, perchè in questi anni abbiamo presentato tantissime proposte di legge, ma è sicuramente un segnale di avanzamento, sembra poco, ma permettere dopo 5 anni di ottenere la cittadinanza, invece che dopo 10 com’è attualmente, è un risultato grandioso“.
Il viaggio della Carovana per la Cittadinanza coinvolgerà cittadine e cittadini, amministratori locali, artisti, sportivi e chiunque voglia partecipare e far sentire la propria voce, si discuterà, si parlerà, si incontreranno persone.
“Il significato di questa iniziativa è quello di portare in ogni città italiana da qui al 9 giugno la vagonata di diritti che con questi 5 quesiti vogliamo far conoscere e capire per far si che la democrazia diretta, che è il referendum possa mettere nella penna di ogni elettore la possibilità di cambiare davvero portando nuovi diritti” – commenta il segretario generale della Cgil di Mantova, Michele Orezzi.
Sostenitore convinto del referendum anche il primo cittadino di Mantova, Mattia Palazzi: “E’ importante perchè c’è un referendum e dobbiamo andare a votare, ma anche perchè è un tema fondamentale per colmare e risolvere un’ingiustizia. Stiamo parlando di quasi 2milioni e mezzo di cittadini che vivono, lavorano, pagano le tasse e rispettano le regole, ma non hanno gli stessi diritti degli altri cittadini. Per questo il referendum è importante e chiunque abbiamo girato per le nostre scuole o parlato con i ragazzi non può non condividerlo”.
” Sappiamo che l’obiettivo del quorum non è semplice – commenta Filippo Miraglia, di Arci Provinciale – ma siamo convinti che sia possibile se andiamo nei territori a parlare con le persone. I giovani di origine straniera vedono nel nostro paese, che poi è anche il loro, un paese che li allontana, invece noi dobbiamo tenerci stretti questi giovani, e fargli capire che fanno bene ad investire sui nostri territori. Questo referendum rappresenta un’inversione di tendenza”.

Presenti alla prima tappa oltre al presidente nazionale Arci, Walter Massa, Michele Orezzi, Segretario Generale della Cgil di Mantova, Alba Lala, Segretaria Generale Conngi, Sephani Maddage, Dalla Parte Giusta della Storia, Atif Nazir, Idem Network, Liridona Rexha, Italiani senza cittadinanza, Filippo Miraglia, Arci provinciale, Mattia Palazzi, Sindaco del Comune di Mantova, Tommy Kuti. rapper.