La Corte d’Appello di Brescia riduce di 3 anni la pena ad Elena Scaini per l’omicidio del marito

Ridotta a 12 anni la pena per Nicola Vignali che uccise il padre nella casa di Piazza Virgiliana

Omicidio, Stefano Giaron accoltellato dopo una lite. La moglie: "temevo che volesse uccidermi"MANTOVA – Ridotta la pena di 3 anni ad Elena Scaini per l’omicidio del marito, Stefano Giaron, avvenuto il 6 ottobre del 2020. A stabilirlo la Corte d’Assise d’Appello di Brescia, dopo che il Tribunale di Mantova, le aveva inflitto una pena di 21 anni. La donna, oggi 56 anni, dovrà scontare 18 anni di carcere complessivi. Confermata inoltre l’assoluzuione relativa alle lesioni perpetrate ai danni della suocera, Lina Graziati, trovata nello stesso appartamento dell’omicidio, tre giorni dopo l’uccisione del figlio.

I FATTI

Elena Scaini aveva ucciso il marito il 6 ottobre 2020 nell’appartamento di via Mozart in Valletta Valsecchi a Mantova, dove la coppia abitava con la madre di lui da alcuni mesi. Il delitto era avvenuto dopo l’ennesima violenta lite tra i due coniugi.
Elena Scaini era poi fuggita a bordo di un furgone lasciando l’anziana suocera sola in casa, in stato confusionale. La donna, quando era stato trovata dagli inquirenti una volta scoperto l’omicidio, non sapeve della morte del figlio.
La Scaini si era recata a Zocca, in provincia di Modena, dove aveva trovato alloggio in un bed and breakfast. Due giorni dopo la donna aveva tentato il suicidio e, una volta soccorsa aveva raccontato cosa era successo nell’appartamento di via Mozart a Mantova.
Ha sempre sostenuto di aver accoltellato il marito, con un coltello che aveva precedentemente messo sotto il letto a scopo di difesa, per difendersi dall’aggressione del marito che, a suo dire, la stava per ammazzare.

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