La Dia sequestra 700 mila euro di beni a imprenditore legato alla ‘ndrangheta operativo nel Mantovano

MANTOVA – Maxi sequestro, nelle scorse ore, nei confronti di un imprenditore calabrese attivo in Lombardia nel settore dei trasporti. L’operazione è stata portata a termine dalla Direzione Investigativa Antimafia, articolazione del Dipartimento della Pubblica sicurezza, che ha eseguito un provvedimento di confisca su proposta congiunta del Procuratore della Repubblica di Brescia e del Direttore della Dia.

Gli inquirenti ritengono che l’uomo, già condannato per associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, sia vicino ad un sodalizio ‘ndranghetistico di derivazione crotonese, operativo anche nel Mantovano. Gli accertamenti eseguiti dalla Direzione investigativa antimafia avrebbero messo in luce come l’imprenditore, tramite le proprie società, fosse riuscito (secondo l’ipotesi accusatoria) ad acquisire il controllo di gran parte dell’autotrasporto locale, favorendo l’arricchimento delle cosche anche attraverso la commissione di reati tributari.

Le indagini avrebbero infatti evidenziato una significativa sproporzione tra i redditi dichiarati dall’uomo e dai familiari e i beni effettivamente a disposizione. Con il provvedimento eseguito oggi sono state sottoposte a sequestro cinque società, tre appartamenti, un magazzino e rapporti bancari per un valore complessivo di circa 700mila euro. Nei confronti dell’imprenditore è stata anche disposta la misura della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza e l’obbligo di soggiorno nel Comune di domicilio per 5 anni.