La distruzione del Tempio di Gerusalemme: incontro domani all’Istituto d’Este

MANTOVA – Tutto pronto per la seconda conferenza del ciclo “Ebraismo al sesto giorno”, in programma per venerdì 5 aprile alle ore 21 nell’aula Magna dell’Istituto “Isabella d’Este”, in via Giulio Romano 13. Relatore sarà Marcello Grossi che accompagnerà i presenti in una riflessione su un evento epocale per il mondo ebraico (e non solo) quale la distruzione nel 70 dell’era corrente del Secondo Tempio di Gerusalemme, per mano del futuro imperatore romano Tito. La distruzione del Tempio, al termine della prima rivolta ebraica del 66 d.C. è sicuramente uno degli avvenimenti più drammatici nella storia del popolo d’Israele.

Eppure, come spesso accade, questa data non è che la punta dell’iceberg. Per capire veramente le ragioni dello scoppio di questo sanguinoso conflitto, è necessario mettere a fuoco il contesto storico e culturale di quegli anni. Ecco che allora, davanti ai nostri occhi, si schiude una realtà decisamente complessa: la realtà di un giovane Impero Romano, in balìa dei capricci di una dinastia (Giulio-Claudia) destinata a cadere rumorosamente in breve tempo. Ma non solo: tutto ciò consente di ammirare il Vicino Oriente, terra di meraviglie e culla della civiltà mediterranea. Un Oriente fortemente intriso di cultura greca dai tempi delle conquiste macedoni e controllato poi da una potenza straniera egemone militarmente e politicamente, con cui non era sempre facile dialogare. Un Oriente in cui tre culture, romana, greca ed ebraica, faticavano a trovare dei termini di convivenza che potessero soddisfare tutti, e potessero porre un freno all’astio reciproco. E infine la Terra Promessa, con il suo gioiello, Gerusalemme, la città santa, che valorosamente contrappose la sua identità millenaria ai conquistatori greci, conservando gelosamente le sue tradizioni. Contro questa realtà la politica romana, scostante negli anni e spesso profondamente cieca, si infranse, mentre le armi si apprestarono a risanare una situazione ormai irrisolvibile con le semplici parole.

L’incontro si inserisce nel ciclo “Ebraismo al sesto giorno” giunto all’undicesimo anno e al diciottesimo ciclo e nato per contrastare il diffondersi di luoghi comuni e di pregiudizi. Questi cicli di conferenze si caratterizzano per l’elevata qualità degli incontri e il taglio divulgativo degli stessi. L’ingresso è come sempre libero ed aperto a tutti. Ai docenti che ne faranno richiesta verrà consegnato un attestato di partecipazione.

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