MANTOVA – E’ la Lista Gialla la vera rivelazione delle votazioni comunali a Mantova. La civica di Palazzi è passata dai 2.490 voti del 2015 ai 6.219 di oggi che in percentuale le fanno guadagnare quasi 16 punti passando dal 12,91% al 28,47%.
E nella Gialla ci sono anche alcuni dei campioni di preferenze: innanzitutto il campionissimo Andrea Caprini, assessore al welfare nel primo mandato, che con i suoi 409 voti (nel 2015 erano stati 73) risulta il più votato della Gialla, dell’intera coalizione di centro sinistra e addirittura di tutte le liste in corsa.
Lo segue al secondo posto, anche lei con una valanga di preferenze Adriana Nepote che conquista ben 371 voti. Nepote, che è stata assessore all’università e ricerca, innovazione e al coordinamento dell’ufficio progettazione europea, e al cui assessorato si deve l’arrivo a Mantova dei molti milioni di euro vinti in bandi, è passata dalle 27 preferenze del 2015 alle 371 attuali.
Terzo posto nella Gialla per Iacopo Rebecchi, assessore alla mobilità e Polizia Locale nel primo mandato, che conquista 308 voti.
La Lista Gialla, con la sua straordinaria affermazione, raggiunge quasi il Pd che ottiene 6.469 voti corrispondenti al 29,61%, un punto e mezzo in più rispetto al 2015.
Nel Pd il più votato risulta Andrea Murari, anche lui assessore negli ultimi cinque anni con deleghe all’ambiente e alla pianificazione territoriale, votato da 403 mantovani. Lo segue con 371 preferenze Chiara Sortino, che è stata assessore alle pari opportunità e Nicola Martinelli, che è stato invece assessore ai lavori pubblici, e che ha ottenuto 344 voti.
Pesante calo di Forza Italia che perde 795 voti passando dall’8.91% al 4,23%. Un unico posto in Consiglio Comunale per i forzisti che verrà occupato da Pierluigi Baschieri votato da 216 cittadini.
La Lega guadagna poco meno di un punto percentuale e arriva al 9,64% con 1689 preferenze. In casa del Carroccio però il malumore è pesante sul fronte voti ma per il raffronto con il risultati dello scorso anno. Alle elezioni europee la Lega aveva conquistato il 29,64% dei consensi. Praticamente in poco più di un anno si è perso il 20% dell’elettorato anche se il raffronto è comunque tra due elezioni molto diverse tra loro. La più votata tra i leghisti è stata la consigliere regionale Alessandra Cappellari, con 192 preferenze.
Sale Fratelli d’Italia che dall’1,43% di cinque anni fa arriva al 5,63% ottenendo 1231 contro i soli 353 del 2015. Il più votato Luca De Marchi con 134 voti.
Una vera debacle per i Cinque Stelle che dai 1484 voti del 2015 corrispondenti al 7,69% scendono all’1,94% con soli 423 voti.
Rifondazione Comunista, che nel 2015 era scesa in campo con il nome di La Sinistra per l’Altra Mantova, scende dall’1,56% allo 0,8%.
Le altre liste in corsa non si possono raffrontare perchè nel 2015 o non esistevano oppure oggi hanno corso sotto sigle e raggruppamenti diversi. E’ il caso di ManTua che si ferma al 3,8% e ancora meno fa Italia Viva che ottiene il 3,48% dei consensi.
* (con la denominazione “La Sinistra per l’Altra Mantova”)