QUISTELLO – Le vie di Quistello tornano a colorarsi grazie ai 130 artisti che stanno prendendo parte alla Piccola Parigi, l’evento che per la nona volta dal 2012 (nel 2020 non si è tenuto a causa della pandemia) in occasione della Fiera di San Bartolomeo, trasforma il paese dell’oltrepò in una piccola Montmatre con pittori, scultori, intagliatori, incisori, fotografi e tanti altri artisti che, dal primo pomeriggio di oggi e fino a tarda sera, vivacizzeranno le strade di Quistello con le loro creazioni.
La manifestazione quest’anno vede un numero di artisti più conenuto rispetto ai 200 dell’dizione del 2019, e questo proprio per rispettare le disposizioni anti-Covid ma la loro presenza, comunque numerosa, è un segnale importante di ripartenza, come ha sottolineato il sindaco Luca Malavasi.
Del resto la Piccola Parigi era nata nel 2012, tre mesi dopo il sisma, proprio con l’intento di rivitalizzare il centro storico dopo che il terremoto l’aveva devastato, e unire la sua comunità.
L’evento è promosso dall’artista Caterina Borghi, che ne è il direttore artistico, e dal Comune di Quistello.
Proprio la Borghi oggi pomeriggio ha presentato anche il suo libro “Quistello nel cuore” dove ha raccontato la Quistello dagli anni ’50 all’inizio del nuovo millenio, attraverso le vetrine del centro storico. Una Quistello che non c’è più, negozi, persone, storie di una comunità che, come tante, con il progresso, si è trasformata. “Un omaggio alla storia – dichiara il sindaco – attraverso il quale desideriamo guardare al futuro. Vogliamo dare uno stimolo a trovare le modalità per tornare a essere “belli ” e “importanti” come qualche decennio fa. Se le istituzioni possono avare un ruolo chiave, l’estro e l’ingegno dei concittadini sono fondamentali”.