La piena del Secchia arrivata in anticipo: allagate le golene a Quistello e rotto un argine. Due case sott’acqua

Il Secchia è esondato nelle golene a Quistello. Due edifici sono finiti sott'acqua

QUISTELLO – La piena del Secchia è già arrivata e sta passando per il territorio mantovano. Il colmo di piena si è toccato tra le 6 e le 7 di questa mattina, un’accelerazione che ha sorpreso anche Aipo, ma solo in parte perchè è proprio dovuta alle caratteristiche del fiume e a come si è sviluppato in particolare quest’ultimo evento.
A Quistello il fiume è esondato allagando le golene dove due edifici sono andati sott’acqua: il Centro sportivo del Tiro a Volo e una casa che era tra l’altro appena stata ristrutturata dai danni del sisma. Ma si sa, le golene appartengono al fiume perchè sono il suo sfogo naturale.  Proprio a causa dell’allagamento delle golene, cosa che non avveniva da molti anni, il livello del fiume è leggermente sceso nelle ultimissime ore.
Nella territorio quistellese di Bondanello l’onda del Secchia ha rotto anche un arginello. 
Il ponte ferroviario di Quistello è stato chiuso la notte scorsa ma i disagi sono contenuti perchè, coincidenza ha voluto, che proprio dal 5 al 13 dicembre Ferrovie Emilia Romagna (Fer) avesse programmato dei lavori con sospensione della linea ferroviaria e sostituzione dei treni con gli autobus.
Fer, così come ha annunciato, ha provveduto in ogni caso a difendere il ponte con un sistema di palanche di protezione. Un’operazione mai sperimentata in precedenza.

Rimangono aperti il ponte stradale del paese e quello della Pope, sotto l’attento monitoraggio di Aipo, i volontari della Protezione Civile, Comune, Provincia e Carabinieri.

E’ chiuso invece al traffico dalle prime ore della mattinata il ponte di Bondanello di Moglia (Vedi: La piena del Secchia cresce, vicini al record del 2009: chiuso il ponte di Bondanello di Moglia) e così pure quello di Concordia, appena al di là del confine modenese.
Sugli argini i sindaci di Quistello Luca Malavasi, Moglia Simona Maretti e San Benedetto Po Roberto Lasagna monitorano di continuo gli argini insieme a Aipo, Protezione Civile, Provincia e Carabinieri. 

Proprio dall’argine del fiume poco fa si è tenuto il vertice dei sindaci con il Vice prefetto Vicario Giorgio Spezzaferri e il Dirigente di Protezione Civile Angelo Araldi che hanno fatto il punto della situazione.
A San Benedetto Po il ponte di Mirasole, che è tra i più alti, rimarrà aperto. Ieri il sindaco Lasagna aveva fatto allertato cinque famiglie che abitano in golena per un possibile sgombero che invece dovrebbe essere evitato.
L’allarme rimarrà ai massimi livelli anche per i prossimi giorni visto che le previsioni meteo tornano a dare pioggia per domani.