La Provincia coordinatrice dei bisogni per la ripartenza. Sindaci in videoconferenza per fare il punto

MANTOVA – Dopo i confonti con le categorie economiche, sindacati, Prefettura, Ats, Apam e Agenzia per il Trasporto Pubblico locale sul come affrontare le fasi 2 e 3 dell’emergenza da Covid 19 il Presidente della Provincia Beniamino Morselli ha convocato in videoconferenza tutti i Sindaci mantovani per fare il punto sulle principali criticità nei servizi ai cittadini e per il mondo delle attività produttive.

“Sentiti i Sindaci – spiega il numero uno di Palazzo di Bagno – stiamo promuovendo un Patto della Salute e della Famiglia, per coordinare azioni comuni e sovra comunali a favore di cittadini e imprese. Nel primo caso ci siamo concentrati su presidi sanitari, trasporti, scuola e centri estivi, nel secondo su tassazione locale, semplificazione burocratica, sostegno ai consumi e liquidità finanziaria per le imprese”.

Tre le parole chiave: trovare (prima si individua il positivo asintomatico, minore è il rischio di nuovi contagi), tracciare (avere un percorso di presidio con test sierologici e tamponi coerente con la capacità di risposta del sistema sanitario locale), trattare (essere pronti in caso di una nuova ondata epidemiologica).

“Stiamo pensando a un modello unico di convenzione – spiega Morselli – che permetta ai Comuni che ne vorranno usufruire, di stipulare accordi con laboratori privati per rendere facilmente fruibili da parte di cittadini e microimprese i test sierologici e i successivi tamponi in caso di positività”. In conferenza è anche stato chiesto di intensificare gli accordi quadro con ATS e ASST per garantire supporto ai medici di medicina generale, prime sentinelle della salute pubblica.

Attenzione anche all’organizzazione del trasporto pubblico locale in vista della ripresa dell’anno scolastico a settembre.

Altro tema caldo è quello dei centri estivi: fino all’estate scorsa gestiti da cooperative sociali, associazioni sportivo e parrocchie, quest’anno dovranno fare i conti con esigenze di spazi diversi per garantire il distanziamento, numero di operatori maggiore che implicheranno un incremento dei costi: per questo si sta anche pensando a soluzioni sovracomunali.

Per la tassazione locale ogni Comune ha specifiche esigenze di bilancio, per cui in ogni piano di sostegno alle imprese si dovrà tener conto dell’effettiva situazione delle casse comunali.

Specifico provvedimento omogeneo, invece, è stato valutato per ciò che riguarda la scadenza dell’IMU del 16 giugno per cui è stata avviata una verifica tecnica per valutare l’opportunità di spostare o agevolare una diversa scadenza, essendo nazionale una parte degli importi da saldare.

Altro punto è la semplificazione burocratica che sarà oggetto di confronto tra Provincia, Camera di Commercio di Mantova, associazioni datoriali e del lavoro.

Per il sostengo ai consumi, la Provincia vuole verificare la possibilità di formulare un progetto in partnership di servizi e marketing digitale per adattarlo a una Tessera del Cittadino che consenta di mettere in comunione di interesse, in un patto di coesione sociale, piccole imprese del territorio e cittadini, attraverso una semplice applicazione digitale.

Infine l’ente di Palazzo di Bagno, per la liquidità finanziaria delle imprese pensa all’introduzione di una forma di mutuo credito tra imprese che consenta di dare un incisivo contributo alla necessità di promuove scambio di beni e servizi.