La Provincia punta sulle comunità energetiche e valuta la candidatura al bando di Fondazione Cariplo

Più di un migliaio le richieste di deroga delle aziende mantovane per riaprire. I sindacati segnalano al Prefetto 15 autocertificazioni

MANTOVA – Nell’attuale contesto caratterizzato da una crisi energetica senza precedenti e da forti tensioni sui prezzi di approvvigionamento delle materie prime, aggravate dalla guerra in Ucraina, si impone un forte cambiamento di prospettiva nella pianificazione e gestione delle risorse energetiche, anche da parte delle amministrazioni locali.
Provincia di Mantova, in collaborazione con la propria società in house A.G.I.R.E. srl, intende supportare i Comuni nella transizione verso politiche energetiche sostenibili e a minor impatto ambientale, attraverso la sperimentazione sul territorio mantovano, di Comunità Energetiche che possano rappresentare una risposta al fabbisogno di energia e alla lotta al cambiamento climatico ma allo stesso tempo possano offrire supporto a politiche di contrasto alla povertà energetica.

Per questo l’ente di Palazzo di Bagno promuove per venerdì 1 aprile 2022 un momento di approfondimento con i Sindaci mantovani per fornire informazioni e approfondimenti sul tema delle Comunità Energetiche e illustrare il bando di Fondazione Cariplo “Interventi emblematici 2022” di prossima pubblicazione, rivolto ai Comuni della provincia di Mantova. Obiettivo della Provincia è infatti acquisire manifestazioni d’interesse a partecipare alla realizzazione di Comunità Energetiche per candidare il progetto al Bando per cui Fondazione Cariplo, nella programmazione degli “Interventi Emblematici 2022”, stanzia per tutto il territorio della provincia di Mantova la somma di 5.000.000 di euro finalizzati alla realizzazione di interventi idonei a generare un positivo ed elevato impatto sullo sviluppo culturale, scientifico, ambientale, educativo, economico.

Strategia

L’idea forza del progetto è il supporto al territorio provinciale nella transizione energetica e lotta al cambiamento climatico attraverso la creazione di comunità energetiche nei quattro cinque ambiti territoriali sub-provinciali individuati nel vigente piano territoriale di coordinamento provinciale, definendo modelli e best-practices scalabili e replicabili nei comuni del territorio.

 La proposta prevede quindi:

-fase di analisi e studio delle singole realtà territoriali per identificare il modello di comunità energetica più adatto alle singole specificità
-coinvolgimento degli enti, del sistema imprenditoriale della cittadinanza
-elaborazione di un modello di intervento adatto alla specificità territoriale, che abbia caratteristiche di replicabilità e scalabilità delle soluzioni nel territorio
-interventi infrastrutturali sperimentali e pilota per l’implementazione del modello di comunità energetica
-animazione territoriale sul tema della transizione energetica, rivolta agli stakeholders locali e alla cittadinanza per la replicabilità dei modelli costruiti
-piano di comunicazione e diffusione
Il valore aggiunto del progetto e la sua emblematicità sta nello stimolo al territorio per avviare percorsi virtuosi e replicabili verso la transizione energetica e la lotta al cambiamento climatico, e al contempo nell’implementazione di un modello di governance territoriale

Interventi

Indicativamente si può ritenere che ciascuno dei 5 ambiti territoriali sub-provinciali potrà proporre Comunità Energetiche per una potenza complessiva compresa tra i 150 ed i 200 kWp. L’esatta misura della potenza sarà determinata in base ad un’attenta valutazione del mercato del fotovoltaico (i cui costi recentemente sono crescenti) e l’implementazione o meno di un sistema di accumulo che massimizzi l’autoconsumo.
La Comunità Energetica potrà avere come target un’azione di contrasto al fenomeno, purtroppo crescente, della “povertà energetica”. Allo scopo l’Amministrazione comunale avrà l’opportunità di creare un’aggregazione con soggetti fragili che spesso trovano la loro collocazione in alloggi popolari di proprietà comunale o Aler. Creando infatti una Comunità Energetica con questi soggetti, sarà possibile ridurre parzialmente l’incidenza delle bollette per la fornitura di energia elettrica sul budget famigliare. Inoltre, il risparmio di cui l’amministrazione potrà beneficiare andrà a costituire una sorta di fondo per sostenere finanziamenti a favore di nuclei familiari che stentano oltremodo a coprire i costi delle forniture energetiche e/o finanziare nel tempo interventi di riqualificazione energetica su edifici comunali e non.

Governance

La Provincia di Mantova si pone a capofila della proposta progettuale, con il coordinamento del partenariato e la gestione dei rapporti con Fondazione Cariplo, attraverso la propria società in house AGIRE (Agenzia per la Gestione Intelligente delle Risorse Energetiche), la cui mission è promuovere l’utilizzo di fonti rinnovabili e il risparmio energetico con particolare attenzione nei confronti di Enti Locali, Piccole e Medie Imprese, Aziende Agricole, Utenze Familiari, al fine di ridurre le emissioni di gas clima-alteranti, la sensibilizzazione dell’opinione pubblica nei confronti dello sviluppo economico sostenibile.
Indicativamente, si stima che un sistema FV della potenza di 150 kW possa generare flussi di cassa pari a circa 20.000 €/anno comprensivi di ricavi da energia immessa in rete, incentivo MISE sull’energia condivisa, restituzione componenti tariffarie e restituzione perdite di rete evitate. In questo contesto la Provincia stessa potrebbe partecipare alle CER mettendo a disposizione immobili propri quali le scuole ad indirizzo secondario di cui è proprietaria.

Intanto una prima Comunità energetica è già stata realizzata in provincia

Intanto una prima Comunità energetica in provincia di Mantova è già stata realizzata: è quella nata dalla partnership tra Comune di Borgo Virgilio e Tea spa, che ha preso il via a gennaio 2021 e che ha interessato due impianti.
Proprio domani Comune di Borgo Virgilio e Tea terranno un incontro con la stampa per presentare il progetto.