La Puglia “importa” da Mantova il protocollo della terapia del plasma iperimmune applicato al Carlo Poma e il primo paziente sottoposto alla cura all’ospedale di Brindisi si negativizza.
A darne notizia è l direttore dell’Unità operativa di Malattie infettive, Domenico Potenza. Come spiegato a Il Corriere Salentino.it “il paziente è stato sottoposto a un ciclo di tre infusioni, da sabato a lunedì, e ha ricevuto benefici dal trattamento: non ha avuto nessuna reazione febbrile e si sente meglio…. Il tampone negativo a distanza di 24 ore dall’infusione dell’ultima sacca non vuol dire che sia guarito, ma la carica virale si è notevolmente ridotta. Attendiamo i prossimi giorni per verificare un eventuale miglioramento radiologico della polmonite” continua il primario che illustra le gravi condizioni dell’uomo da ben due mesi. ” Dalla fine di marzo si porta dietro un’infezione da Coronavirus con grave polmonite che lo ha costretto al ricovero dapprima in Malattie infettive e poi, con il peggioramento delle condizioni, in Terapia intensiva. Dopo è stato trasferito in Medicina interna e in seguito è ritornato alle Malattie Infettive. Dal 29 marzo fino al 20 maggio il paziente è stato sottoposto a sei tamponi, sempre positivi”.
Dalla Puglia rilanciano la notizia con orgoglio ricordando che il primo a sperimentare la terapia è stato il primario mantovano Giuseppe De Donno, di origini salentine.
“La terapia del plasma iperimmune – sottolinenano da Brindisi- ha mostrato al mondo intero come si possa vincere il Covid-19 in pochi giorni, evitando così che il virus possa continuare ad uccidere migliaia di persone: una terapia così efficace da attirare l’attenzione anche dell’Onu e del governo americano, nonostante lo scetticismo dei virologi nostrani”.