“La vicenda Corneliani e la delocalizzazione delle aziende made in Italy”

Corneliani, al via da oggi il nuovo corso con lo Stato socio di minoranza

MANTOVA – “La delocalizzazione delle aziende italiane all’estero è ormai un fatto. Il numero è aumentato vistosamente. Ci auguriamo che il prestigioso gruppo Corneliani non faccia la fine di molti grandi e piccoli gruppi industriali che hanno trasferito la loro produzione in altri Paesi, ove il costo del lavoro è più basso anche del 75% rispetto alla paga di un lavoratore italiano. Come Lista Civica Viva Mantova esprimiamo la nostra solidarietà ai lavoratori e alle proprie famiglie. Fabbriche, impianti produttivi, call center e molto altro delocalizzano verso l’Est Europa, nella fascia del Maghreb, in Sud America e Cina, dove il mercato del lavoro non presenta alcun tipo di regolamentazione imprenditoriale e poco a livello sindacale, diminuendo notevolmente le opportunità per i cittadini italiani. Al Covid 19 altro ulteriore disagio e paradosso che si accanisce al Made in Italy e per i lavoratori che per decenni hanno dovuto lottare per la dignità ed il riconoscimento dei diritti lavorativi e che attualmente, oltre a vederli cancellati, dovrebbero comprare beni e servizi da quei paesi che non li considerano neppure lontanamente. Vorrei ricordare le prestigiose aziende che hanno trasferito all’estero le attività: Fiat, Geox, Bialetti, Omsa, Benetton, Calzedonia, Stefanel e nel settore delle telecomunicazioni Telecom Italia, Wind, Vodafone, Sky Italia. Cosa si può fare concretamente per arginare questo fenomeno che mette in serio pericolo la stabilità economica del paese e la dignità dei lavoratori? Prevalentemente richiedere alle imprese che intendono trasferire all’estero il lavoro, la restituzione dei contributi e delle agevolazioni, da esse ottenuti, dallo Stato e dagli Enti locali. E soprattutto agire da subito sulla diminuzione del costo del lavoro e sulle coscienze imprenditoriali al fine di riconoscere il valore del lavoro umano, contrapposto al profitto finalizzato a se stesso. Anche per i Sindacati occorre riformarsi a nuovi modelli lavorativi e di concertazione tra il lavoratore e l’Azienda con il co-finanziamento e il supporto legislativo delle Istituzioni”.

Il presidente del Movimento Mantova Viva
Sergio Olivieri