Ladri di componenti d’auto scatenati, almeno dieci colpi in città in pochi giorni

MANTOVA – Nelle scorse settimane era stato l’hinterland, con Curtatone in testa, a finire nel mirino dei ladri di componenti d’auto. Negli ultimi giorni è la città ad aver subito ben una decina di colpi. Prese di mira in particolare Bmw e Mercedes dove sono spariti computer di bordo e navigatori satellitari.
Valletta Paiolo, Belfiore, viale Risorgimento, Piazza San Giovanni, Lungolaghi, Anconetta, questi i luoghi dove i malviventi sono entrati in azione.
In tutti i casi hanno rotto il finestrino e cannibalizzato le auto smontando intere plance dai cruscotti. Negli ultimi colpi l’attenzione si è concentrata sui navigatori satellitari ma c’è anche chi si è trovato smontato tutto il quadro di strumentazione. I ladri sono molto esperti e veloci, agiscono in pochi minuti e spesso nemmeno il suono dell’allarme li fa desistere.
Ai malcapitati non è rimasto è fare denuncia e portare l’auto in officina dove, secondo gli esperti, riparare un danno del genere e rimontare le componenti costa sui 7-8 mila euro.
Quello del furto dei ricambi d’auto è un mercato nero sempre più fiorente con bande criminali che si dividono per lo più in due filoni: i furti di ricambi costosi per auto medio piccole ma diffuse come airbag, sedili e navigatori destinati al mercato interno e i furti di parti di auto di lusso che finiscono nell’est Europa. Le nazionalità più ricorrenti dei clan sono albanesi, rumeni, moldavi, polacchi e bulgari.
Secondo gli inquirenti però nel “processo di cannibalizzazione gli italiani svolgono un ruolo importante sia per la conoscenza del territorio che per la disponibilità di luoghi dove frazionare e stoccare i pezzi”.
I ladri colpiscono nei quartieri residenziali, nei parcheggi incustoditi e anche in quelli delle concessionarie. A fine gennaio sono infatti entrati in azione all’Agricar a Curtatone, a novembre e a giugno dello scorso anno erano entrati in azione a Mantova in via Brennero, alla concessionaria Bmw e Mini di Tullo Pezzo.
Anche se città e hinterland sono le zone che negli ultimi tempi sono state maggiormente sotto tiro, le denunce sono in continua crescita in tutta la provincia.  

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