L’Aifa dà il via libera al vaccino AstraZeneca ma ne raccomanda l’uso fra i 18 e i 55 anni

Arrivate le prima 250 mila dosi di AstraZeneca

L’Aifa, Agenzia per il farmaco italiana, ha dato un via libera condizionato all’utilizzo del vaccino contro il Covid di AstraZeneca.
Il vaccino si può usare a tutte le età, ma è raccomandato solo per chi ha meno di 55 anni: l’indicazione è dunque quello di un utilizzo preferenziale tra i 18 e i 55 anni. L’azienda infatti nei suoi studi clinici ha arruolato un numero più basso di anziani. 
La posizione potrà essere rivista alla luce di nuovi dati forniti dall’azienda farmaceutica. L’agenzia ha fatto inoltre una dichiarazione di “non equivalenza” con gli altri due vaccini ad oggi disponibili di Moderna e Pfizer BioNTech, in quanto non presenta la stessa efficacia. Pfizer e Moderna hanno un’efficacia vaccinale superiore al 90%. AstraZeneca secondo Ema arriva al 59,5%.
Il vaccino di AstraZeneca è più tradizionale rispetto a quelli di Pfizer e Moderna: sfrutta un vettore virale di scimpanzé basato su una versione indebolita di un comune virus del raffreddore, che contiene il materiale genetico della proteina spike del virus Sars-Cov-2. Dopo la vaccinazione l’organismo impara a riconoscere la proteina e quindi la combatte attraverso il sistema immunitario
Il vaccino di AstraZeneca arriverà in fiale da 10 dosi, che dovranno essere poi separate con le siringhe. Secondo Ema il richiamo deve avvenire tra le 4 e le 12 settimane dopo la somministrazione della prima dose.
Il vaccino dovrebbe arrivare in Italia tra l’8 e il 14 di febbraio (circa 430mila dosi) e poi nela settimana successiva (660 mila). Altre consegne saranno fatte a marzo e aprile per un totale di circa 3,4 milioni di dosi.