Lamberto Giannini nuovo capo della Polizia: è un super esperto di antiterrorismo

Lamberto Giannini nuovo capo della Polizia: è un super esperto di antiterrorismo

ROMA – Lamberto Giannini è il nuovo capo della polizia dopo che Franco Gabrielli ha lasciato il posto per diventare sottosegretario del premier Mario Draghi con delega ai servizi segreti.
Giannini, che finora era a capo della Segreteria del dipartimento della pubblica sicurezza del Ministero dell’Interno, vanta una lunga esperienza ai vertici dell’antiterrorismo, ed è considerato un fedelissimo dello stesso Gabrielli. La sua nomina è arrivata oggi, nel corso del Consiglio dei ministri.
Nato a Roma nel 1964, laureato in giurisprudenza, Lamberto Giannini è in polizia dal 1989 ed è un esperto di antiterrorismo, interno e internazionale.
Tra le operazioni più importanti che ha coordinato ci sono gli arresti dei terroristi rossi responsabili degli omicidi D’Antona e Biagi. Nel 2015, a Roma, invece ha coordinato l’operazione che ha portato all’arresto di uno dei foreign fighters che aveva tentato di farsi esplodere nella metropolitana di Londra.
L’HuffPost riporta che 2016 – nello stesso periodo in cui usciva il libro Manuale dell’antiterrorismo. Evoluzione normativa e nuovi strumenti investigativi”, scritto da Giannini con l’allora Procuratore nazionale antimafia Franco Roberti – in un’intervista al mensile Polizia Moderna parlava della strategia interna e internazionale da adottare contro i foreign fighter. E, in riferimento all’immigrazione, spiegava: “Mi risulta difficile pensare che, una volta che viene preparato e addestrato un terrorista per passare all’azione, poi lo si metta su un barcone dove all’arrivo sarà controllato e schedato. Senza parlare dei rischi che si corrono durante la traversata. Premesso questo, e precisato che va respinta categoricamente l’equazione migrante = terrorista, è chiaro che ci vuole estrema attenzione nei controlli anche perché tra i tanti migranti potrebbe anche esserci qualche terrorista in fuga dopo essere stato operativo in altri teatri e che – anche se non intenzionato nell’immediato a colpire il Paese dove giunge – rimane oggettivamente pericoloso”.

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