Lavoratori stagionali e vaccinazioni, ecco le regole fino al 31 gennaio. Cgil: “Non sappiamo cosa accadrà dopo”

MANTOVA – Lavoratori stagionali e vaccinazioni, la Flai Cgil di Mantova prova a fare chiarezza sulla situazione normativa in atto per gli operai braccianti che, a breve, inizieranno ad arrivare in maniera cospicua nelle campagne della provincia di Mantova per le varie attività di raccolta. Parliamo di numeri consistenti, considerato che l’anno scorso, secondo i dati in possesso della Cgil,  erano circa diecimila gli stagionali impiegati nel territorio mantovano, in maggior parte stranieri. L’attuale normativa in atto è valida fino al 31 gennaio 2022 e non prevede nessuna specifica per gli over 50 che, come noto, in Italia hanno l’obbligo della vaccinazione per lavorare. “C’è preoccupazione – spiega Ivan Papazzoni Segretario della Flai Cgil Mantova – rispetto a quello che succederà dopo quella data, una sorta di spartiacque poiché proprio dal 31 gennaio in avanti inizieranno ad arrivare gli stagionali, soprattutto dall’estero”.
La normativa
Attualmente  la normativa prevede che per i lavoratori provenienti da Marocco, Tunisia, Nigeria, India, Pakistan e Moldavia (Elenco E) è consentito l’ingresso in Italia per motivi di lavoro e devono ottemperare ai seguenti obblighi:
– Compilare il Passenger Locator Form;
– Sottoporsi al tampone molecolare entro le 72 ore precedenti l’ingresso in Italia o tampone antigenico 24 ore prima con esito negativo;
– Iscriversi all’Ats o all’Asl competente per la destinazione finale;
– Isolamento fiduciario per 10 giorni con tampone negativo finale.
I lavoratori stranieri provenienti da Polonia, Romania, Ungheria e altri paesi del continente Europeo (Elenco C) devono:
– Effettuare un tampone pre-partenza con esito negativo;
– Avere il green pass vaccinale con ciclo vaccinale completo o avvenuta guarigione o certificazione equipollente in lingua italiana, inglese, tedesca, francese o spagnola.
Vaccini validi in Italia
Altro punto molto importante relativo ai lavoratori stranieri, nei cui paesi possono essere utilizzati vaccini diversi da quelli in uso da noi in Italia, è relativo proprio a quali siano i vaccini validi nel nostro paese. Ecco l’elenco: Pfizer, Moderna, Vaxzevria (Astrazeneca) o equivalenti, Johnson, Nuvaxovid.
I cittadini stranieri che risultino vaccinati all’estero con vaccini non riconosciuti in Italia devono sottoporsi a tamponi o eseguire la dose booster di vaccino riconosciuto.
Per ottenere il green pass, i cittadini negli elenchi C ed E privi di green pass ma con certificazione, devono recarsi con la certificazione all’Ats/Asl competente per il territorio dove sono domiciliati e verrà rilasciato il green pass.
“Premesso che la Cgil è a favore della vaccinazione obbligatoria – prosegue Papazzoni – chiediamo che anche i lavoratori stagionali impegnati nella raccolta vengano trattati come i lavoratori italiani, sia per la loro tutela sanitaria che per quella di chi lavora con loro. Il nostro timore è che quando questi lavoratori arriveranno in Italia e ci sarà un’alta richiesta delle loro prestazioni possano esserci dei ‘buchi’ nei controlli in grado di mettere a rischio la salute di tutti. Per questo è bene iniziare a ragionare fin da subito su quello che succederà dopo il 31 gennaio, quando le attuali norme scadranno. Chiediamo, inoltre, che il costo dei tamponi a cui dovranno sottoporsi i braccianti stagionali non sia a loro carico”.
Ivan Papazzoni, Flai Cgil Mantova