Legami con l’ndrangheta: scattano 2 provvedimenti antimafia per imprese edili di Curtatone e Gonzaga

Il Prefetto di Mantova Gerlando Iorio

MANTOVA – Ancora aziende mantovane con legami con l’ndrangheta e arrivano nuovi provvedimenti da parte della Prefettura di Mantova. Il Prefetto, Gerlando Iorio, ha adottato infatti due nuovi provvedimenti interdittivi nei confronti di ditte aventi sede legale a Gonzaga e Curtatone, operanti nel settore dell’edilizia, della costruzione e ristrutturazione di fabbricati. In particolare è stata adottata un’informazione interdittiva antimafia e un rigetto di iscrizione nell’elenco dei fornitori, prestatori di servizi ed esecutori di lavori non soggetti a tentativi di infiltrazione mafiosa (White List), istituiti presso la Prefettura di Mantova, per l’attività dei noli a caldo.

Dagli elementi raccolti, gli imprenditori intrattenevano rapporti economici e contatti con realtà criminali calabresi appartenenti ad ambienti ‘ndranghetisti.

Relativamente alle persone collegate con i suddetti imprenditori sono state emesse, in passato, interdittive antimafia da parte di Prefetture limitrofe, ciò ad evidenziare la necessità del massimo controllo possibile che viene richiesto alle Forze dell’Ordine per una sempre più efficace attività di controllo e prevenzione in grado di scongiurare artate trasmigrazioni di attività imprenditoriali tossiche nel contesto mantovano.

L’adozione dei provvedimenti pertanto si è resa necessaria onde limitare la capacità giuridica delle società destinatarie.

Alla luce dei risultati conseguiti, il Prefetto Iorio ha sottolineato l’importanza di proseguire con tale approccio basato sul più stretto raccordo tra le risultanze apportate dalle Forze dell’Ordine componenti il Gruppo Ispettivo Antimafia, istituito presso la Prefettura, e quelle acquisite nell’ambito dell’attività di polizia giudiziaria, in modo da affinare sempre più anche gli strumenti a disposizione dell’investigazione amministrativa antimafia soprattutto in chiave preventiva e precauzionale e stroncare sul nascere tentativi di elusione delle misure ablatorie applicate.

Ai sensi della L. n. 190 del 2012 che istituisce la c.d. White List, nonché del D.P.C.M. 18 aprile 2013, l’iscrizione a tale elenco è disposta dalla Prefettura – Ufficio Territoriale del Governo competente all’esito della consultazione della Banca dati nazionale unica e, qualora dalla consultazione della stessa emerga la sussistenza dei tentativi di infiltrazione mafiosa, la Prefettura competente effettua le necessarie verifiche, anche attraverso il Gruppo interforze Antimafia, e adotta i provvedimenti necessari. Peraltro la stessa iscrizione può essere revocata in ogni momento, poiché le verifiche circa il perdurare insussistenza dei tentativi di infiltrazione mafiosa, svolte dalla Prefettura, sono periodiche e costanti e, in caso di esito negativo, comportano la cancellazione dell’impresa dalla White List.