L’Itis dice addio all’ex preside Riccardo Freddi: guidò il Fermi per 27 anni

MANTOVA – Il mondo della scuola mantovana e specialmente l’Itis Fermi di Mantova piangono la scomparsa di Riccardo Freddi, 84 anni, storico preside dell’istituto superiore mantovano per ben 27 anni. Una figura che ha accompagnato generazioni di insegnanti e, soprattutto, di studenti.

Una vita legata a quell’istituto, che aveva contribuito a fare nascere, e che proprio lui aveva deciso di intitolare a Enrico Fermi. Un personaggio sempre in anticipo sui tempi: Freddi, che prima di diventare preside era stato insegnante di Chimica, aveva fatto dell’Itis di Mantova una scuola all’avanguardia, con intuizioni importanti, come quella di istituire il liceo scientifico tecnologico (oggi liceo delle scienze applicate), i vari indirizzi, il servizio di comodato d’uso dei libri, ma anche il bar interno alla scuola. Una missione la sua: Freddi era una persona che viveva in maniera molto riservata, e che amava il suo lavoro. Non era infrequente vederlo capitare a scuola anche nei giorni di riposo o di vacanza, per controllare che tutto funzionasse al meglio .

“Se ne va una persona molto importante per la scuola mantovana – afferma l’ex dirigente scolastica del Fermi Luigia Bettoni, che aveva ricevuto il testimone proprio da Freddi alla guida dell’istituto, quando quest’ultimo aveva dovuto lasciare per la pensione -, la sua eredità è stata molto impegnativa, ma dopo di lui ho trovato una scuola all’avanguardia. Ero stata professoressa negli anni precedenti, quindi sapevo bene cosa aveva fatto per l’Itis e quale passione aveva mosso il suo modo di agire. Era un personaggio schivo, riservato, che prendeva molto seriamente il proprio lavoro, ma anche di grande ironia. Ricordo gli auguri di Natale in rima, o i cartelli di “Fort Apache” nei pressi del bar, o “Galleria degli Uffizi” prima degli uffici. Lui era così: conosceva tutto di tutti, i nomi e i cognomi dei 150 insegnanti e dei 1.500 studenti. Stilava personalmente tutti gli orari, una cosa davvero complicata se consideriamo le dimensioni della scuola, paragonabili ad un piccolo paese o ad una vera e propria azienda. Una scuola che ha saputo formare al meglio generazioni di ragazzi pronti a sbarcare nel mondo del lavoro, tanti si iscrivono all’Itis mantovano anche da fuori provincia, perché è considerato una vera e propria eccellenza. Succedergli è stato impegnativo, ma anche un onore”.

“L’Itis è stata una sua creatura, generazioni di studenti hanno beneficiato del suo lavoro: ha reso quell’istituto superiore una scuola importante per il territorio – aggiunge Cristina Bonaglia, altra ex preside del Fermi, che lo ha ricordato anche sui social con grande affetto -. Già negli anni ’70 Freddi aveva pensato ciò che poi è diventata legge dello Stato, ovvero la possibilità di fare stage e l’alternanza scuola-lavoro. Un istituto importante per le realtà produttive mantovane: non si contano i ragazzi che hanno aperto aziende o sono diventati manager dopo essere stati formati all’Itis di Mantova. Un genio visionario, che ha continuato anche dopo essere andato in pensione a fornire idee fuori dall’ordinario, mai banali. Era una persona che volava sempre alto”.

Freddi lascia i nipoti Davide, Luca e Nicola. Le esequie mercoledì 10 gennaio alla “Casa Funeraria di Mantova” di Levata di Curtatone con una benedizione alle ore 10.30, quindi la sepoltura al cimitero di Borgo Angeli.

gluc

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