La Lombardia punta dritta alla neutralità carbonica entro il 2050, allineandosi all’ambizioso obiettivo dell’Unione Europea di azzerare le emissioni nette di gas serra per arrestare l’avanzata del cambiamento climatico. Dopo l’approvazione da parte della Giunta regionale lo scorso 19 maggio, il progetto di legge sul clima ha superato oggi anche il vaglio della Commissione Ambiente del Consiglio regionale, presieduta da Alessandro Cantoni (Lombardia Ideale), che ha votato a maggioranza, con l’astensione delle minoranze.
Il percorso normativo si inserisce in una strategia complessa e articolata: entro il 2030 si dovrà ridurre del 55% le emissioni rispetto ai livelli del 1990, per poi arrivare al 90% entro il 2040. Obiettivi che, considerando i dati Ispra aggiornati al 2023 (riduzione attuale ferma al 26%), richiedono uno sforzo straordinario in termini di innovazione, riconversione industriale e trasformazione energetica. «La sfida che ci pone questo testo è ambiziosa: far convivere sostenibilità ambientale, economica e sociale», ha dichiarato il presidente Cantoni, sottolineando l’importanza di integrare il contrasto al cambiamento climatico in tutte le politiche regionali. Il testo, suddiviso in 16 articoli, delinea interventi specifici sulla mitigazione e l’adattamento al cambiamento climatico, la lotta all’inquinamento atmosferico, la gestione delle risorse idriche e l’adozione di fonti energetiche alternative.
Centrale il ruolo della decarbonizzazione dell’edilizia, con l’obiettivo di incentivare l’installazione di fonti rinnovabili sugli edifici di nuova costruzione o ristrutturati. Accanto a fotovoltaico e idroelettrico, che oggi coprono circa il 40% del fabbisogno elettrico lombardo, il provvedimento punta su un ventaglio ampio di soluzioni: bioedilizia, economia circolare, biogas e biometano a filiera corta, fino al ricorso all’energia nucleare, per la quale la Regione ha recentemente firmato un protocollo d’intesa con l’Agenzia internazionale per l’energia atomica.
«Alziamo di molto l’asticella puntando su fonti di energia pulita, innovazione e recupero energetico, senza dimenticare il supporto agli enti locali e alle imprese, che potranno contare su formazione continua e su un comitato regionale per il clima», ha spiegato l’assessore regionale all’Ambiente Giorgio Maione.
Durante la seduta di Commissione sono stati presentati 118 emendamenti, di cui 47 approvati. Il testo approderà ora in Aula entro fine luglio per il voto definitivo, insieme al Piano regionale aria, attualmente in discussione. Una volta approvata, la Lombardia sarà tra le prime regioni europee a dotarsi di una legge organica che integra le politiche climatiche con lo sviluppo economico e sociale del territorio.