Lavoratori sportivi, Nidil e Slc Cgil chiedono sblocco sussidi Covid e riapertura in sicurezza dei centri

Elena Turchi di Nidil-Cgil

MANTOVA – “Abbiamo lavorato molto in questi mesi per far emergere nel dibattito nazionale il tema dei lavoratori sportivi, una categoria tra le più precarie e spesso dimenticate. Il riconoscimento anche per loro del bonus covid e l’apertura di una discussione sulla ridefinizione dei loro inquadramenti contrattuali, per garantire più diritti e tutele, sono stati segnali concreti e positivi di un avanzamento, ma ora ci troviamo davanti a una battuta d’arresto inaccettabile”. A dirlo Elena Turchi, coordinatrice provinciale di Nidil Cgil Mantova che domani, giovedì 25 febbraio, alle ore 10 sarà a Milano davanti alla sede della Prefettura in corso Monforte dove è in programma la mobilitazione dei lavoratori dello sport organizzata dalle categorie lombarde di Slc Cgil e Nidil Cgil a sostegno della regolamentazione del lavoro all’interno di palestre, piscine, impianti sportivi.
C’è già una legge presentata in Parlamento, ma il 28 febbraio scade la delega per l’approvazione, e se entro quella data il nuovo Consiglio dei Ministri non dovesse varare il decreto, decadranno i tempi per una riforma che il settore attende da molto tempo.
Slc e Nidil Cgil Lombardia chiedono l’approvazione della legge, lo sblocco dei sussidi (fermi a dicembre), la riapertura in sicurezza dei centri sportivi. In Lombardia stiamo parlando di circa 150mila lavoratrici e lavoratori dello sport. Sono partite Iva o collaboratori occasionali e rappresentano l’80% della forza lavoro complessiva. Anche per loro Cgil chiede più diritti e tutele, anche previdenziali e assicurative.
“Domani – spiega ancora Elena Turchi – saremo in presidio a Milano per chiedere che il lavoro fatto non vada perso ma soprattutto per ribadire che i collaboratori sportivi sono lavoratori a tutti gli effetti e come tali devono poter godere di diritti quali una paga oraria prestabilita e non discrezionale, tutele per la malattia e l’infortunio, versamento dei contributi previdenziali e possibilità di usufruire dei sussidi di disoccupazione. Non ci fermeremo.”