Lombardia, Rolfi: “Il rilancio dell’agroalimentare portabandiera della rinascita”

MANTOVA – La provincia mantovana è la seconda provincia lombarda con più agriturismi. Guida Brescia con 348, Mantova con 236, Pavia con 224. Numeri importanti e la Regione Lombardia è pronta a introdurre delle misure per favorire gli agriturismi lombardi.

“Consentiremo agli agriturismi di effettuare il servizio d’asporto e la consegna a domicilio come servizio stabile e faremo altri interventi anti burocrazia per dare respiro al settore. Le modifiche saranno inserite in legge nei prossimi giorni. Le 1.700 strutture della Lombardia necessitano di semplificazione per scongiurare la chiusura. Vogliamo assecondare le esigenze di queste attività agricole che fungono da ambasciatori dell’agroalimentare e del territorio della nostra regione”.

La Regione Lombardia introdurrà la possibilità per l’azienda di preparare pasti, oltre che per il consumo sul posto, anche da asporto e con consegna a domicilio. Sarà consentito, inoltre, somministrare pasti, nel limite di venti giornate all’anno, anche nei giorni di apertura non
previsti dal certificato di connessione, per esempio le festività infrasettimanali.

“Il settore degli agriturismi – ha sottolineato l’assessore – è stato tra i più colpiti dagli effetti economici del Coronavirus. Senza un intervento deciso ci saranno criticità anche nei prossimi mesi. Per questo, la Regione Lombardia – ha aggiunto – vuole modificare la norma al fine di sburocratizzare il sistema in maniera strutturale e non solo per la fase emergenziale. Nella fase acuta del problema – ha ricordato – abbiamo consentito le consegne a domicilio dei prodotti, garantendo ovviamente la tutela della sicurezza delle persone. Questo, però, non può bastare nei prossimi mesi. Sarà una sfida per tutti – ha
concluso l’assessore Rolfi – rilanciare l’agroalimentare come un portabandiera della nuova normalità”.