BANCOLE (PORTO MANTOVANO) Si terranno lunedì prossimo 14 agosto alle ore 10,30 presso la chiesa di Bancole i funerali di Paolo Morelli, uno dei simboli del basket mantovano, prima giocatore e da ben 35 anni allenatore, scomparso ieri a 62 anni dopo aver lottato per dieci mesi contro una malattia molto aggressiva,
Tantissime le testimonianze di cordoglio che stanno arrivando in queste ore alla famiglia dell’allenatore e anche sui social sono davvero molti coloro che hanno espresso la loro commozione ricordando le grandi capacità di Paolo ma anche la sua infinita bontà grazie anche alla quale è diventato un punto di riferimento insostituibile per tante generazioni di ragazzi mantovani che si sono avvicinati al basket.
Tra i primissimi ad esprimere il proprio cordoglio è stato il presidente del Consiglio Comunale di Porto Mantovano Roberto Mari il quale ha sperato che Morelli potesse tornare nel basket Bancole. “Non ne abbiamo avuto il tempo, ma ti garantisco che sei entrato nella “hall of fame” dello sport di Porto Mantovano. Grazie di tutto, Paolo, e un forte abbraccio ad Ombretta e a tutta la famiglia. Mancherà vederti la domenica passare sorridente in piazza” ha scritto Mari.
Toccante il commento sulla pagina Facebook del Mantova Basket APD S.PIO X, la società con cui Morelli era stato impegnato negli ultimi anni. “Sai Paolo, non sei un qualunque allenatore di basket. Tu sei una grande buona persona che sa essere semplice e allo stesso tempo preziosa, umile e per questo indispensabile, con un cuore immenso e per questo siamo infinitamente tristi. Quante generazioni sono passate sotto le tue cure che stanno diventando sempre più profonde da quando ti dedichi anche ai ragazzi più fragili del Blu Basket. La nuova stagione sta per iniziare. Sarai il Senior Assistant di tutte le squadre giovanili. Sarai il Senior Assistant della nostra Carlotta nel meraviglioso Progetto con i ragazzi con sindrome autistica. Sarai con noi perché una persona buona come te non la lasciamo andare. Ce la teniamo attaccata al cuore per sempre. Ciao Paolo!”