BORGO VIRGILIO – L’esito dell’autopsia proseguita ieri sulla salma di Graziella Dall’Oglio sembrerebbe escludere la morte violenta e quindi una eventuale responsabilità diretta del figlio almeno per quanto riguarda questa specifica causa del decesso.
A eseguire l’esame autoptico è stato il dottor Dario Raniero, medico legale dell’Università di Verona, che nei giorni scorsi aveva dovuto sospenderlo per sottoporre prima il corpo a una tac, poiché completamente mummificato. Una volta eseguito l’esame strumentale, il medico legale ha quindi proseguito l’autopsia effettuando prelievi di tessuti, ossa, capelli e organi interni. I campioni sono stati inviati a un laboratorio specializzato e dovrebbero contribuire a chiarire le cause del decesso, rispetto alle quali la tac e la successiva autopsia avrebbero finora escluso la morte per traumi o altre cause violente. Il decesso della donna, che oggi avrebbe 85 anni, potrebbe essere avvenuto per cause naturali ma anche per altre cause.
Il figlio, 56enne residente a Romanore, è indagato per occultamento di cadavere, truffa ai danni dello Stato, falso ideologico e sostituzione di persona. Si attende ora la sua convocazione in Procura per l’interrogatorio.
Nel frattempo, gli inquirenti stanno approfondendo anche la possibile presenza di una seconda persona: l’11 novembre scorso, infatti, l’uomo sarebbe stato accompagnato in municipio da qualcuno che sarebbe rimasto all’esterno mentre il 56enne tentava di farsi passare per la madre, con l’obiettivo di procedere al rinnovo della carta d’identità e poter così continuare a percepire la pensione di reversibilità che spettava alla donna.














