Majorino: “L’Emilia un modello con il suo patto su lavoro e clima”

MANTOVA – “Un lavoro stabile, sostenibile, ben retribuito e frutto di un accordo tra istituzioni, parti sociali e cittadini” Così si è espresso stamani il candidato del centro sinistra alla presidenza di Regione Lombardia Piefrancesco Majorino prendendo la parola durante i lavori del congresso provinciale della Cgil al Mamu.
A tal proposito Majorino ha insistito sul ruolo della Regione che deve “aiutare i Comuni con i loro sindaci a fare bene il proprio lavoro, una Regione che dialoghi con le comunità locali e che non si chiuda nel suo palazzo”.
A tal proposito il candidato indica come modello la Regione Emilia Romagna con il suo “patto per il lavoro e per il clima” ma anche “la Francia di Macron con la politica per le auto green che si tradurrà con 600 mila nuovi posti di lavoro”.
“Dobbiamo guardare pure alle criticità del sistema produttivo lombardo, rilanciare gli investimenti pubblici in ricerca e sviluppo, anche attingendo alle risorse europee per una maggior digitalizzazione nei rapporti tra le imprese e la Pubblica amministrazione” continua Majorino che lancia subito dopo un affondo contro l’Amministrazione Fontana dichiarando:” la Regione non può essere l’ultima istituzione che apre le proprie porte quando c’è una crisi aziendale”.
Si passa così al tema della sicurezza sul lavoro a proposito del quale il candidato del centro sinistra sottolinea la necessità di “recuperare il ritardo enorme che si è accumulato e che si è tradotto in tante vite spezzate e in un numero sempre più alto di infortuni”.
Non manca il cenno alla sanità. “Non può essere che per potersi curare in tempi accettabili bisogna pagare e non può essere che in ogni territorio della Lombardia in cui sono stato ci sia un problema legato ai servizi di un ospedale. Dopo 28 anni abbiamo bisogno di un grande cambiamento, questa è una Regione che deve ricostruire il proprio sistema socio-sanitario: ci sono grande esperienze di eccellenza in campo ospedaliero, sia di natura pubblica che privata, ma serve un sistema diverso, che non discrimini chi ha meno”.
Infine serve “un grande intervento sul tema della mobilità e delle infrastrutture, ci sono territori che sono troppo sconnessi tra loro, abbiamo bisogno di un lavoro di rammendo per riuscire ad evitare velocità tanto diverse tra i territori lombardi”.
Ad ascoltare Majorino al congresso della Camera del Lavoro c’era anche il sindaco di Mantova Mattia Palazzi e i candidati consiglieri alla Regione, i dem Marco Carra, Giovanni Buvoli e Cristina Soranzo, e Salvatore Capursi in corsa nella lista civica “Patto civico per Majorino”.