MANTOVA – Senza contare ancora i danni dell’ultima notte, con grandine e vento forte che hanno bucato tetti e strutture, hanno allettato mais e soia, hanno crivellato stalle, pannelli fotovoltaici e aziende agricole, il bilancio di una settimana di danni supera i 50 milioni di euro. Il calcolo è di Coldiretti Mantova, a fronte di una prima stima fra danni diretti e indiretti, ai quali andranno a sommarsi i disagi derivati dal fortunale della scorsa notte, che si è abbattuto in particolare sull’Alto mantovano.
Da una prima sommaria rilevazione dei danni subiti dalle colture, la situazione si prospetta drammatica, con un valore di perdita totale di oltre 50 milioni di euro nella sola provincia di Mantova. Di questi, specificano gli uffici di Coldiretti Mantova, oltre 10 milioni sono connessi ai danni alle strutture.
Le colture maggiormente colpite sono rappresentate, evidenzia il sindacato agricolo presieduto da Paolo Carra, da mais da granella e insilato, soia, pomodoro e orticole a pieno campo, i cui danni sono aggravati dalla distruzione delle serre.
Le percentuali di danno si aggirano dal 50% al 60%, con casi in cui il danno è pari al 100% del prodotto, soprattutto nei comuni di Sustinente e Goito.
Le aziende agricole colpite dal maltempo si trovano nei comuni di Mantova, Ponti sul Mincio, Monzambano, Serravalle a Po, Guidizzolo, Rodigo, Castiglione delle Stiviere, Quistello, San Giovanni del Dosso, Quingentole, Schivenoglia, Ostiglia, Medole, Casalmoro, Solferino, San Benedetto Po, Roncoferraro, Villimpenta, Castelbelforte, Roverbella, Castel Goffredo, Borgo Mantovano, Ceresara, Poggio Rusco, Bagnolo San Vito, Sermide e Felonica, Magnacavallo, Borgocarbonara, Castel d’Ario, San Giacomo delle Segnate, Sustinente, Borgo Virgilio.
Le colture vivaistiche e le piante ad alto fusto – rileva Coldiretti Mantova – sono state compromesse con danno sia dovuto alla defogliazione sia per la perdita di piante sradicate, tra cui alberi secolari e di pregio naturalistico.
Colpiti anche i medicai, con perdita di un taglio del prodotto a causa del forte vento e del danno fogliare.
Sulle colture frutticole una buona mitigazione è stata ottenuta con l’ausilio delle reti antigrandine ed antinsetto installate per la protezione delle colture attraverso i fondi stanziati dal Programma di sviluppo rurale. Ma sui frutteti fuori rete il danno è di oltre il 70 per cento.
Strutture ad uso produttivo. Notevoli sono i danni alle strutture ad uso produttivo, evidenzia Coldiretti Mantova, che ammontano dalle prime segnalazioni a oltre 10 milioni di euro; ad essere maggiormente colpite sono state, in particolare, alcune strutture di ricovero dei bovini e delle scorte aziendali di realizzazione meno recente.
Sono stati inoltre danneggiati i pannelli degli impianti fotovoltaici posti sui tetti delle strutture, con la conseguenza del fermo impianto obbligato, così da scongiurare eventuali rischi da incendio per guasto elettrico. Una situazione, calcola Coldiretti, che provoca alle aziende un notevole danno economico.
Assicurazioni agevolate. Circa il 50% delle produzioni risulta essere assicurato. Sulle orticole e sul pomodoro, però, spesso i valori assicurati risultano inferiori agli effettivi valori pattuiti contrattualmente, con la conseguenza che il potenziale indennizzo si rivelerà in ogni modo inferiore alle effettive perdite.
Segnalazione dei danni. Coldiretti Mantova sta procedendo alla rilevazione dei danni mediante il personale degli uffici periferici.
Ricorso al credito. Alcune banche del territorio stanno proponendo azioni di sostegno mediante linee di credito agevolate, così da sostenere l’acquisto delle scorte necessarie agli allevamenti e per sostenere i costi strutturali inderogabili e urgenti, nel rispetto della responsabilità civile. Coldiretti Mantova sollecita anche l’adozione di moratorie sui prestiti in essere, così da favorire la ripresa dell’attività.